altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, dicembre 22, 2011

Buone feste da altratella:un 2012 di conoscenza, allegria e libertà


Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale, di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte, una goccia di splendore
di umanità... di verità.
Fabrizio De André
Finisce un anno e con esso gran parte degli eventi che lo hanno caratterizzato finiscono nel dimenticatoio. Ma quest'anno non finirà così presto e facilmente in sordina: eventi e cambiamenti epocali stanno interessando il nostro pianeta come non avveniva da oltre un secolo.
In alcuni parti del mondo sono avvenute delle vere e proprie rivoluzioni (tradite e non), il centro - e la ricchezza - del mondo si sta spostando dall'Europa e dal Nord America sempre più verso Cina, India e Asia in generale, i paesi europei perdono sempre più centralità, stabilità economica e vera rappresentanza democratica schiacciati dallo strapotere delle lobby, delle grandi corporation, della finanza. A cominciare dalla culla della democrazia, la Grecia.

Anche per la nostra piccola comunità virtuale, quest'anno non passerà come uno qualunque: per altratella è stato un anno speciale. Oltre ad un rinnovamento grafico e stilistico il sito s'è arrichito di contenuti più local e interattivi. Prova ne sono l'incremento dei commenti sul blog e sui post nonchè il boom delle visite: gli utenti raddoppiano rispetto all'anno precedente, attestandosi abbondantemente oltre le 1.000 visite mensili con una media di oltre 50 visite al giorno.
Le tematiche ambientali e lo spregio quotidiano del nostro territorio sono state le più affrontate durante il 2011 da questo blog, con post su petrolio, rifiuti, discarica, inceneritore Fenice...Atella è stata interessata, come a livello nazionale, dalla manifestazione delle donne, manifestazione a difesa della costituzione, referendum su acqua pubblica e nucleare e altratella ne è stato megafono e catalizzatore.
Ovviamente, migliorie e maggiore capacità pervasiva sono auspicabili per questo modesto e piccolo mezzo di informazione, pertanto siete invitati a collaborare e a dare consigli utili per questi obiettivi.
Buone feste e buon 2012 di conoscenza, di allegria e di libertà.
Alessandro Pietropinto

giovedì, dicembre 15, 2011

L'amministrazione comunale di Atella saprà dire di NO al permesso Eni "San Fele"?

Non si ferma l’attività di perforazione delle società minerarie in Basilicata, vere padrone del territorio lucano, nonostante l’evidente fallimento del Memorandum firmato da Vito De Filippo e Guido Viceconte – ma non dai ministri dell’Economia – e la promessa del governatore lucano di non far estrarre un goccio di nuovo petrolio in più senza la firma dell’accordo bipartisan tra Governo, Regione ed Eni.
Infatti, la società Eni spa – con sede legale in piazzale Enrico Mattei I a Roma, uffici della Divisione Exploration & Production in Via Emilia I a San Donato Milanese ed uffici del Distretto Meridionale (DIME) in via del Convento 14 a Viggiano – con istanza prot. n. 2674 del 28 novembre 2011, ha richiesto alla Regione Basilicata (Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale) la Verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi della Legge Regionale 47/98 e del Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i., relativa “al rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato San Fele , ubicato nella Regione Basilicata in provincia di Potenza, nei comuni di Atella, Bella, Filiano, Muro Lucano, Rapone, Ruoti e San Fele”.

Le attività previste sono riassunte nelle seguenti fasi: a) studi geologici-geofisici e ed interpretazioni dei dati sismici esistenti per la ricostruzione strutturale dell’area e l’individuazione di strutture di interesse minerario nei carbonati mesozoici; b) acquisizione di circa 75 Km di linee sismiche 2D volta alla definizione delle migliori strutture di interesse minerario che saranno individuate nella fase preliminare di studi; c) perforazione di un pozzo esplorativo con lo scopo di esplorare la serie carbonatica mesozoica (Piattaforma Apula Interna), sulla base dei risultati dell’interpretazione dei dati geologici e geofisici acquisiti nelle fasi precedenti.
L’istanza Eni ed il relativo avviso è stata recapitata ai Comuni interessati il 9 dicembre 2011. Sull’istanza alcuni Comuni hanno già rilasciato parere negativo ed altri sarebbero in procinto di adottare atti amministrativi di diniego, come il comune di Muro Lucano, per incompatibilità con le vocazioni ambientali ed economiche delle aree interessate dal permesso di ricerca ove sono presenti aree protette, vincolate, di interesse storico, archeologico ed ambientale. La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) fa rilevare che l’avviso non è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regionale (BUR), auspicando che la Regione Basilicata dia “pubblicità” alla richiesta al fine di garantire a tutti di presentare le osservazioni nell’ambito della procedura di autorizzazione ambientale di cui l’avviso Eni.

È possibile presentare osservazioni. Informazioni utili per gli interessati
L’intera documentazione ed i relativi allegati sono depositati in copia a disposizione del pubblico presso la Regione Basilicata (Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale in Via Verrastro, 5 – 85100 Potenza); Comune di Filiano (Corso Giovanni XXIII, 14 – 85020 Filiano); Comune di Muro Lucano (Via Roma, 39 – 85054 Muro Lucano); Comune di Rapone (Corso Umberto I – 85020 Rapone); Comune di San Fele (Via Mazzini, 7- 85020 San Fele). Ai sensi dell’art. 20, comma 3, del Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i., entro il termine di 45 giorni , (ovvero entro il 12 gennaio 2012) dalla pubblicazione dell’avviso chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni presso la Regione Basilicata Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale, Via Verrastro, 5 – 85100 Potenza.

Tratto da Organizzazione Lucana Ambientalista

mercoledì, dicembre 14, 2011

La c(l)ava di Barile

Una Cementeria, quella di Barile, ha ottenuto lo scorso mese di marzo, dal Dipartimento regionale all'Ambiente, l'autorizzazione integrata ambientale (Aia). In tal modo potrà utilizzare 25mila tonnellate l'anno, di un particolare tipo di rifiuti, classificati come combustibili secondari solidi, nel processo di combustione.
Troppi aspetti, però, non tornano. Dalla facilità con cui è stata concessa l'Aia, all'atteggiamento del Comune di Barile, che prima si siede ai tavoli regionali, e solo ad autorizzazione già concessa coinvolge davvero i cittadini, a fine marzo di quest'anno, in un incontro pubblico. Incontro in cui va in scena il 'tuttapostismo' dell'assessore regionale all'Ambiente Mancusi. Da quell'incontro poco o nulla è cambiato. Se non l'impegno dell'Amministrazione di Barile a siglare un protocollo d'Intesa con la Cementeria, e l'impegno a nominare, tramite bando, un ente terzo che faccia i dovuti controlli ambientali. Già, perché il vero nodo della vicenda è che sinora, benché l'impianto bruci dagli anni '90, sui controlli non si sa proprio nulla. Le ultime verifiche quest'estate con centraline mobili dell'Arpab.

Di seguito la video-inchiesta:

di Eugenio Bonanata tratto da Basilicata24

martedì, novembre 29, 2011

Il comune di Atella e la variante alla discarica

AGGIORNATO

Nel post 6 milioni di euro per la nuova discarica di Atella, un attento utente del blog, in merito alla rettifica del quadro economico per la perizia variante e suppletiva dei lavori di completamento per la nuova discarica di Atella, ha commentato:


Anonimo ha detto...
Il Comune ha approvato quella variante in barba alle leggi sui lavori pubblici.
Occorreva annullare il contratto con la Basentini, poi riprogettare l'opera con la certezza dei finanziamenti, poi approvare il nuovo progetto di variante con aumento di spesa e poi rifare la gara di appalto. Perché tutto questo non é stato fatto dal Comune di Atella? Perché Basentini deve percepire tutti questi soldini in più senza passare al vaglio di nuova e regolare gara di appalto? Occorre seriemente che la magistratura faccia toc toc al Comune di Atella. Poveri noi, povere casse della Regione, poveri tutti coloro che non aprono gli occhi o fanno finta di averli aperti. Siamo tutti vittime di una dirigenza politica malata e affarista, capace di tutto!

A danno delle tasche e della salute dei cittadini.

E un altro utente anonimo del blog aggiunge:
Anonimo ha detto...
L'Anonimo di prima ha ragione: perché non si fa una nuova gara di appalto? Non è meglio che chi più idee ha migliore sia il risultato, limitando i rischi per la salute e forse anche le tasche con ribassi più attenti rispetto all'atipicità dell'opera? Questa discarica sta rovinando seriamente la credibilità di Atella e dei suoi amministratori, forse per colpa delle più alte istituzioni provinciali e regionali che premono affinchè sia realizzata a tutti i costi... Speriamo che non succeda come nel napoletano e che non si apra un nuovo caso Scanzano (non in termini di radioattività!!!). Ciao.

domenica, novembre 20, 2011

Con Saviano e Occupy Wall Street

Il movimento "Occupy" si sta diffondendo in tutt'America e anche oltre. Nato con gli indignados spagnoli ha acquistato maggiore potenza con Occupy Wall Street di New York. Oggi è stato invitato a parlare di mafia e delle sue infiltrazioni nel mondo della finanza lo scrittore di "Gomorra", Roberto Saviano.

Ad accoglierlo una ristretta folla costituita per lo più da giornalisti e da italiani, turisti o trapiantati a New York, piuttosto che da indignados americani che nell'ultimo mese mi è capitato di incontrare più volte alle prese con manifestazioni, dislocate in diversi punti della città.

L'occupazione di Zuccotti Park (Liberty Square) dura da oltre 2 mesi, ma il movimento non è stato ancora capace di esprimere e capitalizzare le sue richieste chiaramente.

Ho posto una fugace domanda a Saviano, potete prenderne visione nel video seguente:



 Alessandro Pietropinto

martedì, settembre 20, 2011

L'inceneritore Fenice inquina gravemente da 10 anni!

Sabato scorso, a seguito della nostra manifestazione cui hanno aderito oltre 40 tra associazioni, organizzazioni e comitati, l’ARPAB ha finalmente deciso di pubblicare i dati mancanti relativi al monitoraggio dei pozzi FENICE-EDF tra il 2002 ed il 2007.
Confermano quanto già sospettavamo da tempo, ossia che l’inceneritore inquina l’ambiente da dieci anni. A questo punto è ragionevole pensare che l’inceneritore abbia “mal-funzionato” fin dall’inizio della sua attività.

E’ gravissimo che molti, pur a conoscenza dello stato di inquinamento del sito, abbiamo finora omesso ed occultato una situazione estremamente allarmante come quella che in queste ore si è platealmente delineata.
Nelle dichiarazioni degli ultimi giorni, che si stanno facendo frenetiche sul sito ufficiale Basilicatanet, il Presidente della Provincia LACORAZZA, il Vicepresidente MACCHIA, il presidente della Regione DE FILIPPO e il direttore dell’ARPAB ing. VITA, manifestano finalmente una presa di coscienza su quanto sia grave la situazione.

Ma a differenza di quanto dichiara l’assessore Agatino MANCUSI, riteniamo che la lettura dei dati ufficiali pubblicati da un organo funzionale della Regione stessa, siano leggibili ed interpretabili in maniera inequivocabile.

La popolazione riesce benissimo a comprendere che 7032 ug/l di nickel presente nel pozzo 9 a luglio 2006 è molto maggiore di 20 ug/l, limite massimo consentito dalla Legge. Per quanto attiene gli effetti di questi sforamenti sulla salute dei cittadini della zona Nord Basilicata, rimandiamo l’Assessore MANCUSI ad una attenta lettura di quanto contenuto nella letteratura scientifica internazionale che lui, in qualità di medico, dovrebbe ben conoscere.

Le nostre preoccupazioni erano e sono fondate.

Ci auguriamo che le forze politiche di Lavello, nel prossimo consiglio comunale aperto che si terrà il giorno 22, confermino la posizione condivisa espressa in questi giorni.

Infine supplichiamo Regione, Provincia e Magistratura, preso atto della grave situazione, di intervenire affinché questo scempio venga interrotto anche se con un imperdonabile ritardo. Bisogna bloccare immediatamente l’attività di FENICE-EDF attraverso la revoca della autorizzazione temporanea della Provincia e l’annullamento della procedura autorizzativa AIA del Dipartimento Ambiente Regione Basilicata.

Tratto da comitato "Diritto alla Salute" - Lavello


Monitoraggio del termodistruttore Fenice

Dati del monitoraggio delle acque sotterranee:
periodo dal 2002 al 2007
periodo dal dicembre 2007 al gennaio 2011
marzo 2011
maggio 2011
luglio 2011

martedì, settembre 13, 2011

"No garbage, recuperare il tempo", collettiva d'arte ad Atella dal 12 al 18 Settembre

L'associazione gap - idee in divergenza di Atella, dopo la mostra fotografica "Metti a fuoco", presenta la collettiva d'arte "No garbage, recuperare il tempo" nel palazzo Saraceno dal 12 al 18 Settembre.

Da tempo non si fa che parlare dei rifiuti. Strade invase dai rifiuti, rifiuti da smaltire, differenziare, riutilizzare. E poi ancora dove vanno a finire i rifiuti quando vengono portati via dai cassonetti. Finiscono o meno in discariche controllate, vengono davvero riciclati? A chi non è capitato di pensare, mentre in maniera certosina separa la plastica dal vetro e dalla carta, se questo impegno venga ripagato in egual misura.

I nostri rifiuti sono diventati un argomento all’ordine del giorno (anche a causa del caso campania) ma sempre visti in chiave di problema, quando va bene, o di emergenza, quando non si sa più come risolvere il problema.
Pertanto questo progetto, partendo dallo stato dei fatti e cioè dalla tangibilità di un’emergenza e di un problema da risolvere, vuole indirizzare il discorso completamente su un altro versante: quello del riutilizzo dei materiali che quotidianamente vengono buttati nella spazzatura.


Ma non un semplice riciclaggio, che nella nostra regione viene già fatto e che dal 2001 e ad oggi ha subito un notevole incremento sia per quanto riguarda l’analisi del fenomeno, sia per l’attuazione nei vari comuni di nuove strategie volte ad invogliare il cittadino a fare la differenziata (tramite per esempio la raccolta porta a porta in giorni prestabiliti). Metodi, messi in campo da tempo e che hanno avuto un discreto successo, continuamente monitorati dall’Osservatorio Provinciale, il quale ci permette di osservare alcuni dati importanti: si calcola, infatti, che la raccolta del riciclato, secondo stime del 2010, in Basilicata, sia del 16.50%. Un obiettivo ancora molto lontano dal 60% che dovrebbe essere raggiunto secondo la normativa (52/2006).

Partendo perciò da questi dati, il nostro progetto, dal titolo “NO GARBAGE, RECUPERARE IL TEMPO” cerca un modo per valorizzare quello che viene buttato, permettendogli di avere non soltanto una seconda vita (come già accade con il riciclo) ma anche un’anima. Ed è proprio di quest’anima che si sono occupati i giovani artisti lucani e non, che dirigendosi direttamente nei centri di raccolta di plastica, carta e metallo hanno realizzato delle vere e proprie opere d’arte, salvando il rifiuto dalla discarica, dalla sua morte.
La prima fase del progetto, quindi, è stata quella della scelta-recupero dei materiali da utilizzare per i quadri, le sculture e tutto quello che avesse a che fare con l’arte. I materiali quindi sono stati fotografati e portati via dai centri di raccolta. La seconda fase è consistita nel lavorare il materiale e fotografare la creazione dell’opera in divenire. La terza ed ultima forse, la più importante, sarà quella di portare in giro le opere realizzate organizzando delle mostre che sperano anche di riuscire a divulgare un senso di tutela dell'ambiente in chiave di riutilizzo creativo di ciò che siamo abituati a buttare nel cassonetto, anche nella nostra regione.

Ecco quindi il senso, l’idea di questo progetto.
Del resto, come riuscire a catturare l’attenzione anche dei più distratti se non con folli evoluzioni di artisti che puntando sul riutilizzo di ciò che per alcuni “è da buttare” danno nuova vita e forma “all’inutile” regalandogli un anima.
Vere e proprie opere d’arte…. salvando il rifiuto dalla discarica.
“NO GARBAGE, RECUPERARE IL TEMPO” partito da AVIGLIANO nella Sala della Previdenza dal 01/agosto al 07/agosto, poi Melfi dal 08/agosto al 17/agosto in Via Ronca Battista, a BARILE durante la manifestazione CANTINANDO 2011 dal 18/agosto al 20 agosto,
concluderà ad ATELLA dal 12 al 18 settembre all'interno del Palazzo Saraceno, in corso Papa Giovanni XXIII, visitabile dalle ore 18 alle 21.

I nomi degli artisti che esporranno sono: MELANIA CASTELLUCCIO, NIKO, CARLO BATTISTA, ANNALISA ASCOLI E DAVIDE LAVIANO.

giovedì, agosto 18, 2011

VIA ed AIA per la discarica di Atella

Con deliberazione n.1150 del 28/7/2011, pubblicata sul BUR Basilicata n. 28 del 16/8/2011, la Giunta Regionale della Basilicata, tenendo fede a quanto dichiarato dall’assessore regionale all’ambiente, Agatino Mancusi circa la duplicazione ed ampliamento della capacità dei siti di conferimento di Atella e Venosa, si appresterebbe a duplicare la discarica di contrada Cafaro di Atella, nonostante le problematiche idrogeologiche del sito in oggetto.

Infatti ha rilasciato ai sensi della L.R. 47/98, art.18 e D.l.vo n.152/2006 e smi, art.10, giudizio favorevole di compatibilità ambientale ed aggiornamento dell’AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale di cui alla DGR 1356/2008, relativamente alla piattaforma integrata per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi sita in località Cafaro di Atella. La vecchia discarica era gestita in passato dalla SOSEV ed aveva presentato anche problematiche ambientali sul corretto smaltimento dei rifiuti con intervento del NE dei Carabinieri. Il progetto oggetto di gara da parte del comune prevedeva la realizzazione di una vasca suplletiva di 90.000 metri cubi da aggiungersi all’esistente di capacità di 140 mila metri cubi.

Tratto da Organizzazione Lucana Ambientalista

venerdì, agosto 05, 2011

11,12 e 13 Agosto mostra fotografica ad Atella

L’11,12 e 13 Agosto, l’associazione di promozione sociale “gap – Idee in divergenza”, presenta, in piazza don Michele D’Annucci ad Atella (Pz), la mostra fotografica temporanea “METTI A FUOCO”.
Nella suggestiva cornice della piazza (di recente riqualificata e consegnata alla cittadina) oltre una quindicina di fotografi da tutta Italia parteciperanno all’iniziativa esponendo i propri scatti accompagnati da una serie di eventi collaterali che animeranno la tre giorni atellana della fotografia.
Si parte alle 17 dell’11 Agosto con il meeting e la presentazione dei fotografi e dei lavori in mostra, per poi proseguire in serata con la proiezione del film “Triage” di Danis Tanovic con Colin Farrell nei panni di un fotoreporter di guerra.
Il 12, nel pomeriggio, laboratori per i più piccoli in compagnia di Laura Cuoco (Accademia della risata – Urbino) a seguire proiezione dei lavori svolti con i bambini.
Nella giornata conclusiva del 13, forum sulla fotografia alle ore 21 con i fotografi professionisti Giuseppe Circhetta e Alfredo Chiarappa, quest’ultimo presenterà il lavoro realizzato in collaborazione con Paola Mucciarelli “City in love”.
La 3 giorni della fotografia atellana si chiude con la premiazione del concorso “People are strange” alle ore 23.

Per l’associazione “gap-Idee in divergenza”
Alessandro Pietropinto
Qui l'evento su facebook

Info: http://www.associazionegap.blogspot.com/
Contatti: 329 8470246 (Francesca)
              349 8384766 (Ferdinando)

martedì, agosto 02, 2011

Atella, ulteriori ampliamenti della discarica?

Dopo l’intervento della Ola in merito al paventato rischio della manovra di infrangere le direttive europee in materia di rifiuti, a sorpresa, viene ritirato parzialmente l’articolo della manovra di assestamento del bilancio regionale che autorizzava la realizzazione di nuovi siti di discariche. La Regione decide in sostanza di ampliare e duplicare i siti delle discariche esistenti, a partire da quelle di Venosa e Atella, nonostante in questa ultima località vi siano stati problemi idrogeologici non di poco conto in un’area ricca di sorgenti.


Una decisione che lascia inalterato lo spirito del provvedimento regionale che punta sulla sul tour della monnezzopoli e sugli inceneritori e lascia al palo la raccolta differenziata in Basilicata con percentuali fuori legge prossime allo zero in molti comuni.
La Ola seguirà l’evolversi della nuova querelle in materia di rifiuti ed il business ad esso collegato.

Tratto da Organizzazione Lucana Ambientalista

Di seguito un video sulla situazione idrogeologica della discarica di Atella:

giovedì, luglio 28, 2011

Vi lascio i miei 90 euro

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo:

Ho deciso. Rinuncio ai 90 euro del bonus carburante per lasciarli ai miserabili che governano la nostra Regione. Gente molto più bisognosa di me, che da una vita tenta di arricchirsi col mercimonio malavitoso che chiamano “politica”, poveracci che non sono riusciti ad affermarsi come uomini e come professionisti e hanno quindi occupato le istituzioni non già per particolari meriti ma solo grazie al voto di scambio, conquistando con metodi non ortodossi un potere pericoloso quanto effimero. Mi auguro che con questi soldi, oltre a mantenere l'amante, comprino una corda robusta per farne l'uso migliore.
Da quando è iniziato il tam tam sul bonus che ha oltremodo affollato gli uffici postali per la relativa richiesta, mi sono chiesto se correre anch'io a gambe levate a far la coda per le quattro monetine che i nostri monarchi hanno deciso di lanciarci e non ho avuto dubbi. Le monetine le lancio io perchè a terra a chiedere l'elemosina col cappellino in mano ci sono loro, quelli come me sono tenuti saldamente in piedi dalla dignità, dal coraggio e dalla forza di volontà. Quelli come me non vogliono soldi ma giustizia, intesa come felicità sociale secondo la definizione di Kelsen (la tendenza eterna dell'uomo alla felicità che egli non può trovare come individuo e che perciò ricerca nella società). Non farò alcun tentativo di spiegare perché la felicità sociale è più importante dell'obolo con cui tentano di ammansire un popolo che rivoltoso non è mai stato e che va avanti con vile remissività da quando è stato debellato il brigantaggio. Come diceva John Fante, “le mie aspettative non riguardano quasi mai gli imbecilli”. Questi banali grassatori, con il livello culturale e civile del Bar Sport, ci concedono poco più di 7 euro al mese di carburante mentre loro vanno a rubare le nostre vite a bordo delle auto blu, a sirene spiegate e con il lampeggiante acceso . Roba che in confronto gli uomini della mala sono più sobri e discreti. Perché nell'unica regione italiana che poggia su un mare di petrolio, nell'era del federalismo fiscale e delle autonomie regionali, regna incontrastato un manipolo di lestofanti che altro non è riuscito a inventare se non un bonus di 90 euro l'anno? Sarà mica perché il suddetto manipolo gestisce sommersamente il mercato del lavoro e quindi tiene per le palle migliaia di persone appartenenti ad un popolo che, come diceva Sartre, si protrae per debolezza? La vostra risposta è si? E allora correte tutti in Posta, degni sudditi.
Per quanto mi riguarda, è di Gesualdo Bufalino la frase che meglio esprime il mio stato d'animo nei confronti dell'invereconda istituzionalizzazione dell'accattonaggio politico: “Quando mi rubano tutto, voglio pure regalare qualcosa.”

Consorzio culturale “Nevica fuoco”

martedì, luglio 19, 2011

Il seme di Genova 2001 germoglia dopo 10 anni

La telefonata di Vito di Indymedia arrivò poco prima di mezzanotte di domenica. "Corri, perché qui alla scuola Diaz stanno facendo un massacro". Nessuno aveva voglia di credergli. Eravamo a cena a Castelletto, la collina di Genova dove, secondo una splendida poesia di Caproni, si prende l'ascensore per il Paradiso. Un risarcimento, dopo quattro giorni d'inferno, violenza, rabbia e impotenza. L'aria dolce e fresca della collina, il vino bianco gelido per consolare la gola bruciata dai lacrimogeni. Però andiamo lo stesso, prendiamo l'ascensore da Castelletto all'inferno della Diaz, dove la storia è anche peggiore delle parole di Vito.

La scena che si presenta è la materializzazione dei peggiori incubi della nostra adolescenza. Elicotteri che volano bassi, assordanti, con i fari sparati sugli occhi, senz'altra ragione che simulare una guerra. Cordoni di poliziotti che spingono, premono, provocano, cercano ogni occasione buona per lo scontro. Cerchiamo di entrare nella Diaz sventolando il tesserino da giornalisti, ma davanti ai nostri occhi piove una manganellata sul deputato verde Cento, che mostrava addirittura il cartellino di parlamentare. Hanno avuto l'ordine di non far passare nessuno a nessun costo ed è un ordine che gli piace tanto. Si resta fuori a guardare increduli la scena cilena dei ragazzi portati via in barella, coperti di sangue, rantolanti verso le ambulanze. Fino a notte fonda, quando fanno entrare per vedere i resti della macelleria in quelle aule per bambini.

Quando si ripensa a Genova 2001 le prime cose che vengono in mente sono l'incredulità, la vergogna, l'indignazione di vedere dopo tanti anni un vero fascismo in azione, sotto il marchio dello Stato democratico. Ricordo la mattina del venerdì passata sulla terrazza dell'hotel President, la più alta di Genova, a osservare l'assurda strategia della polizia. I Black bloc attaccano oltre il ponte della ferrovia, ma le forze dell'ordine li ignorano e preferiscono scagliarsi con cariche e lacrimogeni contro il corteo autorizzato di via Tolemaide. Nell'inchiesta diranno che si erano sbagliati perché non conoscevano la città: un albi da impuniti. Nel pomeriggio l'assassinio di Carlo Giuliani e il delirio di piazza Alimonda, il tentativo di attribuire la morte ai suoi compagni: "Siete stati voi a ucciderlo, bastardi, con le vostre pietre". Per un momento ci ho creduto perfino io.

La sera, i ragazzi presi a manganellate o caricati sulle camionette soltanto perché avevano un'aria "di sinistra". Infine, la vergogna del sabato, con il grande corteo pacifico schiacciato dai reparti di polizia e io che mi ritrovo sugli scogli sotto Boccadasse, in compagnia del regista Mario Martone, a domandarsi che diavolo è successo, mentre i gommoni militari sono già pronti a giocare allo sbarco dei marines.

Dieci anni dopo si ricorda ancora questa vergogna di giornate che furono anche gloriose, importanti, ricche di idee. Parlare con le mille associazioni arrivate a Genova di acqua e globalizzazione, mercati finanziari e agricoltura, aveva significato la riscoperta di una politica vera, alta, lungimirante.

Il decennio seguito al 2001 si è incaricato di dar ragione al movimento nato fra Seattle e Genova su tutti i fronti. Gli ultimi G8 hanno adottato nei documenti finali le idee per cui quei ragazzi della Diaz e delle strade di Genova venivano presi a manganellate e portati nella caserma di Bolzaneto. Con un programma incentrato sulla green economy invocata dal popolo di Seattle fra i lacrimogeni, Obama otterrà il più largo mandato della storia dei presidenti americani. Perfino gli ultimi referendum vinti con un plebiscito sull'acqua pubblica e il nucleare sono figli di quel movimento e di quelle giornate, ed è un paradosso che a promuoverli sia stato proprio Antonio Di Pietro, che all'epoca prese in blocco le difese dell'azione criminale delle forze dell'ordine, senza se e senza ma, e impedì la creazione di una commissione parlamentare sui fatti del G8, votando con Berlusconi e la Lega. Nel frattempo sono diventati "no global" anche i vescovi e Giulio Tremonti.

Capita di rado in politica di assistere a uno scontro dove il torto e la ragione sono nettamente separati in due campi. Genova 2001 fu questo, ma si risolse in una lunga vittoria della cattiva politica sulla buona. La criminalizzazione dei manifestanti, sui media controllati, spianò la strada al decennio peggiore della nostra vita, al trionfo della politica del malaffare e del conflitto d'interessi, al regno del berlusconismo senza limiti. Soltanto adesso, dopo i colpi della crisi internazionale, a un passo dalla bancarotta del Paese, la buona politica comincia a risollevare la testa.

di Curzio Maltese, tratto da la Repubblica

venerdì, luglio 08, 2011

Il Pan del Diavolo all'AtellaOnLive'11 il 29 Luglio

Il Pan del Diavolo sarà il protagonista della 5^ edizione del festival ad alto tasso emergente, AtellaOnLive’11, che si terrà il 29 Luglio nella cittadina angioina.

Il duo palermitano di musica Folk / Melodico popolare / Psychobilly (come nella descrizione del myspace ufficiale) è composto da Pietro Alessandro Alosi (voce, chitarra, grancassa) e Gianluca Bartolo (chitarra 12 corde). Due chitarre, quindi, e una grancassa a sonagli a tenere il tempo, una scrittura "urticante" che risucchia l'ironia nera di Fred Buscaglione e il furore vocale degli urlatori italiani ma soprattutto del loro progenitore, Ghigo Agosti, con tanto di Arrabbiati fedeli al seguito.

giovedì, giugno 30, 2011

La distruzione della Basilicata

La Basilicata sfruttata, distrutta e ricompensata con l'elemosina dei petrolieri. E' il nostro futuro Golfo del Messico tra tralicci in mare, scorie radioattive e terra avvelenata dal petrolio.

Intervista a Felice Santarcangelo, intervenuto ad Atella nella serata inaugurale del comitato per il SI ai referendum il mese scorso e portavoce pro tempore dell’Associazione No scorie Trisaia:

Basilicata tra scorie e petrolio
Sono Felice Santarcangelo e sono il portavoce pro tempore dell’Associazione No scorie Trisaia. Siamo nati nel 2003 contro il deposito di scorie nucleari a Scansano Ionico il comitato si chiama Non scorie Trisaia e prende nome dal centro nucleare che si trova a Rotondella Matera che è il centro Sogin della Trisaia.

mercoledì, giugno 22, 2011

Permesso Eni "Frusci", annullamento “determina Lambiase” e petizione popolare

L’Associazione 100 Comuni ha presentato ufficialmente alla Regione Basilicata la richiesta di annullamento in autotutela della Determina Dirigenziale firmata da Salvatore Lambiase (la n.171 del 2011) che di fatto autorizza la ricerca di petrolio in un’area di 237 Kmq compresa dei comuni di Avigliano, Potenza,Ruoti,San Fele, Bella, Atella, Filiano, Baragiano, Pietragalla, Pignola.

martedì, giugno 14, 2011

Partecipa (e vince) l'Atella migliore

La sesta più alta affluenza di tutta la provincia di Potenza e maggiore della media nazionale. Il 60,38% è un dato importante e un segnale incontrovertibile manifestato dagli atellani nel referendum del 12 e 13 Giugno scorsi.
Il SI stravince con percentuali che vanno dal 97,15% (quesiti sull'acqua) al 96,33% (quesito sul legittimo impedimento), il NO, invece, registra il miglior risultato nel quesito sul legittimo impedimento con un risibile 3,67%.

sabato, giugno 11, 2011

Scovato un sarcofago di veleni a Monticchio (PZ)

Inchiesta delle Fiamme gialle: stoccati centinaia di fusti di rifiuti pericolosi, erano quasi schermati ai georadar. Non si sa dove siano arrivati. L’ombra delle ecomafie si allunga sulla Basilicata. È un lavoro da professionisti. Centinaia di fusti di rifiuti pericolosi stoccati in una vecchia vasca di calcestruzzo. Lì una volta c’era un impianto che produceva materiale per costruzioni. Ha chiuso ed è arrivata una ditta di carpenteria metallica.

giovedì, giugno 09, 2011

Vogliamo l'acqua e il sole, mica la luna!

Il referendum è uno strumento di democrazia diretta attraverso il quale i cittadini sono chiamati a fornire il proprio parere - senza intermediari - o la propria decisione su un tema oggetto di discussione.
Nelle altre "chiamate alle urne", essendo in democrazia rappresentativa, l'elettore è chiamato a delegare il proprio rappresentante con lo scopo che l'eletto si faccia portatore (intermediario) dei suoi interessi e/o delle sue idee o ideali.

giovedì, giugno 02, 2011

2 Giugno: Festa della Repubblica...e non solo!

“E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate. Non eravamo pronte. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini. E tuttora vedo con dispiacere che per noi gli esami non sono ancora finiti. Come se essere maschio fosse un lasciapassare per la consapevolezza democratica!” 
(Tina Anselmi, grande protagonista della Resistenza e della Prima Repubblica).


2 Giugno 1946 – 2 Giugno 2011: si festeggiano, oggi, i  65 anni della nostra Repubblica. Quello che in pochi sanno o ricordano, però, è che quella di oggi è una data carica di significato simbolico anche per un altro motivo di assoluta rilevanza storica: è infatti al 2 Giugno 1946 che risale la seconda e ufficiale occasione per le donne italiane di salire alle urne!

sabato, maggio 28, 2011

Giuliano libera Milano!

Massimo (Zedda) Cagliari, Luigi (De Magistris) Napoli.
L'Italia, lentamente, sta comprendendo la messa in scena totale, la fiction continua e la politica fattasi pubblicità in cui s'è cacciata in questi ultimi vent'anni.
Lo dimostrano i risultati del primo turno delle amministrative: nella capitale del berlusconismo, Milano, il candidato Pisapia (espressione di Sinistra Ecologia e Libertà) stacca di oltre 7 punti l'attuale sindaco del PDL, Letizia Moratti; a Napoli De Magistris (espressione di IDV e sinistra radicale napoletana) va al ballottagio contro il candidato del centrodestra Lettieri; infine Cagliari, dove arriva al ballottaggio Massimo Zedda (espressione anche lui di Sinistra Ecologia e Libertà) contro il candidato sindaco del PDL.

mercoledì, maggio 11, 2011

...che Pisapia tutti porti via.

Parto. Vado in Francia a svernare questo week end elettorale, anche perchè nel mio comune non si vota.

Sogno di tornare in un'Italia, che dopo quindici anni abbia compreso il mega inganno berlusconiano, e cominci a risorgere. Risorgere si, perchè di danni ne sono stati arrecati a questo paese, eccome...non soltanto materiali ma specialmente morali e culturali e urge un riscatto ed una rinascita.

Milioni di Italiani marchiati "Hogan" e in perfetto stile "Uomini e donne", ciechi davanti all'evidenza, sordi, anzi storditi dalle sirene del berlusconismo diffuso a reti unificate, ancora credono nell'imbonitore di Arcore e i suoi seguci. Loro spianano i cervelli e gli spettatori passivi ringranziano allegri per il lavoro.

giovedì, aprile 28, 2011

Fai la tua parte: NO all'autorizzazione permesso di ricerca dell’Eni “Frusci”

La regione Basilicata, in barba alle regole e evitando il confronto con i cittadini interessati, ha autorizzato ricerche petrolifere nei comuni di Potenza, San Fele, Pietragalla, Avigliano, Ruoti, Bella, Atella, Filiano, Baragiano e Pignola su una superficie di 240 kmq. Il permesso, denominato "Frusci", permetterà all'ENI di fare attività di prospezione e ricerca finalizzata alla estrazione di idrocarburi e studio del sottosuolo anche nel comune di Atella!

venerdì, aprile 22, 2011

L'impatto del petrolio in Basilicata

di Maria Rita d'Orsogna*

Sono passati diversi giorni dalla fine della «Copam 2011», la conferenza sponsorizzata da Assomineraria per mostrare che è possibile sposare assieme petrolio ed ambiente in Basilicata. Da persona di scienza, non al soldo di Eni o di altre ditte petrolifere, sono molto disturbata dai contenuti ascoltati, che interpreto come pura e anacronistica propaganda. Nessun cittadino che da anni si batte per una Basilicata pulita, come quelli dell’«Organizzazione Lucana Ambientalista», è stato invitato a presentare le proprie argomentazioni. I fatti non si possono però nascondere. In alcune località lucane il petrolio è entrato nella catena alimentare. Molti giovani non vedono futuro davanti a sé e lasciano in massa la Lucania: a loro il petrolio non ha portato nessun tipo di vantaggio occupazionale o economico.

martedì, aprile 12, 2011

Atella, documentario sulla transumanza-Intervista all'autore

Un video-documentario di circa 13 minuti sulla transumanza, "una tradizione Lucana che fin dai tempi antichi fu la base dell'economia Lucana e dell'agricoltura, ma ai giorni nostri tutto questo sta per scomparire", è il lavoro realizzato da un ragazzo di Atella, Cristian Summa, poco più che ventenne.
Il giovane autore ha seguito la monticazione di bovini dai pressi del monte Pierno fino al terreno più collinare nel comune di Atella, svolto nel periodo che precede il duro inverno Lucano.

mercoledì, aprile 06, 2011

6 milioni di euro per la nuova discarica di Atella

Per la precisione 5.989.097,12 euro totali per "lavori di completamento piattaforma sistema integrato di gestione dei rifiuti in località Cafaro", in parole povere, il costo totale per la nuova discarica di Atella.
Altro che riduzione dei rifiuti, differenziata (con tanto di manifesti affissi per il paese)...altro che riciclo, compostaggio (cos'è? si mangia?)...le parole, così come i rifiuti, continuano ad andare in discarica. Con buona pace dei portafogli dei contribuenti e a favore di quelli degli addetti ai lavori (imprese esecutrici, progettisti, consulenti, etc...).

mercoledì, marzo 30, 2011

La Basilicata regala le acque minerali

Il dossier 2011 "Acque minerali: la privatizzazione delle sorgenti in Italia", a cura di Altreconomia e Legambiente, ha analizzato la situazione delle concessioni delle sorgenti d'acqua nelle regioni d'Italia e il quadro che emerge non è rassicurante per i cittadini, mentre risultano favorite le aziende imbottigliatrici. Nel rapporto le normative lucane che regolano le concessioni delle sorgenti d'acqua minerale vengono reputate insoddisfacenti e la regione Basilicata "rimandata" perché non ha aggiornato i canoni dopo l’approvazione del 2006 delle linee guida: sono previsti dei canoni in funzione dei volumi di acqua ma al di sotto di 1 euro per metro cubo imbottigliato. La classifica stilata nel dossier vede primeggiare il Lazio e l'Abruzzo, in quanto hanno rivisto le normative adeguandole alle linee guida nazionali e aumentando i canoni per le concessioni, la regione Basilicata si posiziona al 12esimo posto, ultima la Liguria.

giovedì, marzo 24, 2011

La Regione Basilicata autorizza ricerche petrolifere ad Atella

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) denuncia l’assoluto asservimento dell’intero territorio lucano agli interessi delle compagnie petrolifere. Infatti, nell’ultimo Bollettino Regionale (n.7 del 16 marzo 2011), l’Ufficio compatibilità ambientale del Dipartimento ambiente della Regione Basilicata ha rilasciato parere favorevole, con esclusione VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale), alle istanze presentate da Eni spa riguardanti i permessi di ricerca idrocarburi denominati “Frusci”, “Anzi” e “Satriano di Lucania”. Sono 22 i territori comunali interessati dalle nuove istanze petrolifere (Atella, Avigliano, Baragiano, Bella, Filiano, Pietragalla,Pignola, Potenza, Ruoti, San Fele,Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Trivigno, Brienza, Picerno, Sant’Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania e Tito) molti dei quali ricadenti all’interno dei territori di parchi nazionali e aree protette regionali.

martedì, marzo 22, 2011

Precisazioni su "A difesa della Costituzione" e altratella

A seguito dell'acceso dibattito scatenatosi sul post collegato all'iniziativa "Atella a difesa della Costituzione", sono doverose alcune precisazioni.
Lo ammettiamo: l'azione "A difesa della Costituzione" è avvenuta senza autorizzazione regolare, è stata un'"action guerrilla", un'iniziativa inusuale(almeno per il nostro paese) messa su, quasi improvvisando, da un gruppo di giovani atellani informati sulla situazione della nostra nazione, con a cuore i diritti e la scuola pubblica e stanchi del passivismo che colpisce i nostri giovani compaesani. Pertanto rivendichiamo in toto l'opportunità e le modalità con cui s'è svolta.

sabato, marzo 12, 2011

Atella a difesa della Costituzione

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione.
Piero Calamandrei

In occasione del Costituzione-Day del 12 Marzo, anche ad Atella, all'unisono con la manifestazione generale a Roma e con tante città d'Italia, ci siamo mobilitati a difesa della Costituzione, della scuola pubblica, dei diritti.

Pertanto abbiamo pensato di fare un'iniziativa creativa: preparati dei cartelloni con su scritto gli articoli della costituzione che più ci sono piaciuti e frasi in sua difesa abbiamo "addobbato" (la scorsa notte) i monumenti e le vie principali di Atella...così sabato 12 Marzo gli atellani si sono svegliati e hanno trovato il proprio paese "addobbato a Costituzione".
Il fine è  stato quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul pericolo di revisione costituzionale caratterizzato da una deriva totalitaria e liberticida, e far conoscere ai più la modernità della nostra costituzione, che se solo venisse attuata renderebbe l'Italia un paese migliore.

venerdì, marzo 04, 2011

Il consorzio Seari di Atella attende l'autorizzazione a produrre CSS, il cementificio di Barile ottiene già l'autorizzazione a bruciarlo

Con Deliberazione della Giunta regionale 15 febbraio 2011, n. 159, pubblicata sul Bollettino della Regione Basilicata n. 6 del 1 marzo 2011, ai sensi dell’art. 29-quater D.Lgs. n° 152/2006 e s.m.i. é stata rilasciata l’- Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) all’ Impianto denominato “Cementeria Costantinopoli” sito in contrada Costantinopoli S.S. 93 km 76 del Comune di Barile (PZ) – aggiornamento dell’AIA, rilasciata con D.G.R. n. 1565 del 05.11.2007, per la realizzazione di un impianto per la ricezione ed il dosaggio del CSS, ed il conseguente suo utilizzo come co-combustibile del forno di cottura.

sabato, febbraio 26, 2011

Basilicata, il nostro Texas

Il comunicato dell'associazione Ola in risposta alle parole del presidente della Regione Vito De Filippo.Sul numero di marzo di Altreconomia tutta la vicenda

NO ALLA BASILICATA GRUVIERA PETROLIFERA-BOMBOLA DI GAS
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, auspica un nuovo impulso ai monopoli energetici: nuove ricchezze per pochi e nuove povertà e sudditanze per tutti. Finalmente il governatore ha ammesso ciò che noi della OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) e di No Scorie Trisaia, affermiamo da tempo. Il suo obiettivo era ed è quello di trasformare la Basilicata in un grande contenitore energetico per l’Italia e non per i lucani, pregustando affari di mercato, riducendola ad un'enorme “gruviera petrolifera-bombola di gas”, dove egli e le compagnie minerarie devono girare la manopola e gestire il rubinetto.

mercoledì, febbraio 16, 2011

"Ecco perchè non visiteremo l'azienda Consorzio Seari di Atella"

Il 4 Febbraio 2010, l'Organizzazione Lucana Ambientalista aveva espresso le sue critiche al consorzio Seari di Atella, e alla richiesta dello stesso, agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per l'“ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il consorzio Seari, da parte sua, aveva risposto con una lunga nota sul Quotidiano della Basilicata, terminando l'articolo con l'invito all'Organizzazione Ambientalista a visitare i suoi impianti per vedere sul posto il loro modus operandi. La OLA rifiuta l'invito replicando:

Non ci interessa visitare un centro per la produzione di Css, combustibile solido secondario, perché è una politica contraria agli interessi economici del territorio e, per i suoi effetti collaterali a valle del processo di incenerimento, contraria anche a quelli dell’ambiente e persino a quelli della corretta politica sanitaria del territorio. La Ola, pur apprezzando il tono garbato con il quale i responsabili della società rispondono alle critiche mosse, declina l’invito a far visita all’azienda nell’area industriale di Atella, subordinando la stessa ad una serie di risposte, che purtroppo oggi non possono essere fornite dall’azienda. Ben diverso sarebbe stato il nostro atteggiamento se l’azienda di Atella, anziché proporre la VIA regionale per la fabbricazione del CSS da destinare agli inceneritori e cementifici, avesse invece presentato alla Regione un progetto per la realizzazione di un centro di compostaggio di qualità (compost verde) per sostenere la vera raccolta differenziata nei comuni lucani, soprattutto quelli del Vulture –Alto- Bradano. Impiantistica questa tutt’ora assente che rischia di far fallire i progetti virtuosi dei comuni.

mercoledì, febbraio 09, 2011

Appello alla mobilitazione delle donne Domenica 13 Febbraio 2011

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell'unità d'Italia – hanno costruito la nazione democratica.

sabato, febbraio 05, 2011

No al centro di produzione del combustibile da rifiuti ad Atella

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) é venuta a conoscenza – dalla lettura del Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.4 del 1 febbraio 2011 – che la società “Consorzio Seari srl” ha presentato agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi della L.R. 47/98, un progetto di “ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il progetto prevede l’aggiunta di una linea di trattamento meccanico all’interno dello stabilimento Seari di Atella”. La nuova linea consentirà di produrre il combustibile per gli inceneritori ed i cementifici lucani.

mercoledì, febbraio 02, 2011

Atella brucia...i rifiuti

I lavori di ampliamento della discarica di Atella, nonostante tutto, si avviano alla conclusione, e presto il sito sarà pronto per accogliere lo sversamento dei rifiuti atellani e dei comuni limitrofi, così come previsto dal Piano Provinciale Rifiuti. Nel frattempo, però, i lavori di bonifica della vecchia discarica non sono partiti, così come la differenziata del comune angioino resta al palo.
Ma la porzione di rifiuti di Atella che va in discarica è solo una parte sul totale: oltre al misero 7%(fonte: Regione Basilicata, 2009) di differenziata, il resto procede verso l'incenerimento come CDR(combustibile da rifiuti) o dritto dritto dentro Fenice a Melfi, anche se non si conoscono i dati reali dei rifiuti "smaltiti" nell'inceneritore melfitano.

martedì, gennaio 25, 2011

Sinistra Ecologia e Libertà su inceneritore Fenice e rifiuti

In merito alle recenti dichiarazioni di associazioni, esponenti politici ed istituzionali sull'annosa vicenda dell'inceneritore “Fenice”, Sinistra Ecologia Libertà della Federazione Provinciale di Potenza, tiene a precisare la sua assoluta contrarietà alla tecnologia della termodistruzione e la ferma convinzione che una Provincia di poco meno di 385.000 abitanti (dati Istat al 1/1/2010) non abbia necessità di due inceneritori (a San Nicola di Melfi e a Tito) così come il Piano Provinciale dei Rifiuti prevede. I dati che offre l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Rapporto Rifiuti Urbani, edizione 2009) mostrano come in Basilicata si produca una quantità pro-capite di rifiuti urbani più bassa della media Nazionale e dell'intero Mezzogiorno, nonché come questo dato sia consolidato nel tempo.

martedì, gennaio 18, 2011

Basta con le ruspe salviamo l'Italia.E Atella(ndr)

In 15 anni edificati tre milioni di ettari di territorio, l'equivalente di Lazio e Abruzzo messi insieme. E con il piano casa il processo ha avuto un'accelerazione. Appello per fermare lo scempio del paesaggio, prima che sia troppo tardi 

 

Visto che in tv i plastici per raccontare i crimini più efferati sembrano diventati irrinunciabili, vorrei allora proporne uno di sicuro interesse: una riproduzione in scala dell'Italia, un'enorme scena del delitto. Le armi sono il cemento di capannoni, centri commerciali, speculazioni edilizie e molti impianti per produrre energia, rinnovabile e non; i moventi sono la stupidità e l'avidità; gli assassini tutti quelli che hanno responsabilità nel dire di sì; i complici coloro che non dicono di no; le vittime infine gli abitanti del nostro Paese, soprattutto quelli di domani.