Nell’ ex-impianto industriale di Atella si producevano conglomerato bituminoso, prodotti in cemento armato prefabbricato e conglomerato cementizio. Il sito venne chiuso nel 1992, a seguito del fallimento della ditta, e messo sotto sequestro. Nel 2009 un nuovo sequestro della struttura a causa della presenza di amianto. La copertura dell'ex sito industriale, in parte crollata, era composta da amianto. Quelle lastre oggi sono per terra, soggette al degrado e all'azione degli agenti atmosferici che ne amplificano la pericolosità per la salute umana.
Questa è la situazione, evidente sotto gli occhi di tutti. E dal 2009 ad oggi null’altro si è mosso. Tutto è pericolosamente immobile. Per questo i ragazzi dell’associazione Gap di Atella hanno voluto far sentire la loro voce attraverso un video denuncia, che attiri l'attenzione degli enti preposti, dell’Arpab o della Regione affinché si intervenga al più presto con la bonifica del sito industriale. Nel video viene proposta la testimonianza del signor Antonio Di Felice che è stato custode ed operaio dell’ex-stabilimento industriale della Lucana Bitumi Spa e Lucana Calcestruzzi Srl.
da Basilicata24
Di seguito il video realizzato dall'associazione gap in collaborazione con altratella:
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