altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

martedì, giugno 12, 2012

Se trenitalia.it oscura i treni regionali

Notizia di questi giorni: l'ad delle ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, minaccia di tagliare i treni regionali se non riceveranno fondi. Forse perchè poco redditizi (può, un'impresa di servizi pubblici statale, ragionare in questi termini?!?) rispetto alle veloci e sgargianti freccerosse... Eppure anche volendo salire a bordo dei più economici regionali (che, per alcune tratte, sono le uniche soluzioni possibili), i siti ufficiali delle ferrovie dello Stato (sia trenitalia.com che trenitalia.it) ne omettono i risultati nelle ricerche, favorendo collegamenti più costosi come gli intercity e/o freccia rossa.

Non è semplice polemica ma constatazione di fatti e verifiche personali. Sono solito viaggiare su mezzi pubblici, specie in treno, in tutto il centro-sud Italia. Venerdì scorso (8 giugno) dalla stazione di Rionero in Vulture - Atella - Ripacandida dovevo scendere dalla mia ragazza in Calabria , precisamente a Cosenza (stazione di Castiglione Cosentino). Tempi di percorrenza medi: non meno di 6 ore, dai 3 ai 4 cambi di treno per coprire poco più di 350 Km. Ma questi sono particolari trascurabili per chi non va particolarmente di fretta, ama guardare fuori dal finestrino e magari fare una chiacchiera con i compagni di viaggio appena conosciuti.

Per farmi un'idea dei collegamenti apro la pagina internet di trenitalia e inserisco data, ora, stazione di arrivo e di partenza: il treno a me più adatto parte alle 12.46, soluzione costituita da 2 regionali, un autobus e un intercity, prezzo € 30,05, per un totale di 6 ore e 6 minuti di viaggio (vedi screenshot in alto). Peccato che il motore di ricerca ufficiale, nonostante abbia spuntato l'opzione "ricerca il miglior prezzo", non contempli il regionale tra Battipaglia e Sapri e poi fino a Castiglione Cosentino, soluzione di viaggio che costa ben 12 euro in meno! Sono venuto a conoscenza di quest'alternativa solo attraverso un’applicazione gratuita per smartphone, "Orari Trenitalia", che funziona connettendosi al server di trenitalia, ma evidentemente è più efficiente del sito ufficiale a scovare tutti i collegamenti ferroviari, anche i più convenienti per il viaggiatore.

Non avendo particolare fretta e, visto il risparmio, ho scelto quest'ultima opzione di viaggio e difatti in una biglietteria trenitalia  hanno emesso il regolare biglietto con tutti treni locali e con il prezzo indicato dall'applicazione, ovvero 18,10 euro (vedi foto).

Da cadoinpiedi.it: “Quello che non è redditizio però è tutto il trasporto regionale dei pendolari, che rappresenta quasi il 90% del trasporto ferroviario. Quindi, Moretti ha puntato su un settore che non richiedeva grossi sforzi e su cui gli investimenti, tra l'altro dello Stato, erano già stati fatti, che tuttavia serve soltanto una piccolissima minoranza di utenti. Mentre sul trasporto che serve il grosso degli utenti, non ha fatto molto. Adesso minaccia la chiusura delle linee, riduzioni che peraltro sono già state fatte. Gli Eurostar continuano ad aumentare negli ultimi anni, i treni regionali continuano a diminuire.[…] Il problema è che gli utili ci sono perché non sono stati fatti investimenti sul settore più debole, cioè quello del trasporto regionale. E' chiaro che se si punta soltanto sui settori redditizi e si abbandonano i settori difficili che richiedono investimenti, i conti tornano ma i servizi no.”
Alessandro Pietropinto