I lavori di ampliamento della discarica di Atella, nonostante tutto, si avviano alla conclusione, e presto il sito sarà pronto per accogliere lo sversamento dei rifiuti atellani e dei comuni limitrofi, così come previsto dal Piano Provinciale Rifiuti. Nel frattempo, però, i lavori di bonifica della vecchia discarica non sono partiti, così come la differenziata del comune angioino resta al palo.
Ma la porzione di rifiuti di Atella che va in discarica è solo una parte sul totale: oltre al misero 7%(fonte: Regione Basilicata, 2009) di differenziata, il resto procede verso l'incenerimento come CDR(combustibile da rifiuti) o dritto dritto dentro Fenice a Melfi, anche se non si conoscono i dati reali dei rifiuti "smaltiti" nell'inceneritore melfitano.
Eppure per trovare ed imitare esempi virtuosi non bisogna arrivare molto lontano: in Basilicata ci sono le esperienze di due comunità, Montescaglioso e Montalbano Jonico, in provincia di Matera, rispettivamente con il 65,3% e il 59,1% di raccolta differenziata.
A Montalbano, tra l'altro, hanno provveduto a bonificare interamente la vecchia discarica(su cui addirittura è previsto un piano di riforestazione) e giurano che non conferiranno più rifiuti in discarica. Entrambi i comuni hanno attivato una raccolta rifiuti "porta a porta" e attraverso una campagna di sensibilizzazione della popolazione hanno come obiettivo "rifiuti zero", abbandonando la logica che punta su discariche e incenerimento dei rifiuti.
L'Organizzazione Lucana Ambientalista ha approfondito l'esperienza di Montalbano Jonico intervistando il sindaco e il giovane assesore all'igiene e all'ambiente:
Con una raccolta differenziata del 59,31% al 2009 (fonte: Regione Basilicata), Montalbano Jonico (Mt) si conferma “comune riciclone” in una Basilicata che stenta a decollare nella differenzazione dei rifiuti. Ola Channel si è recata nella città dello scrittore e politico Francesco Lomonaco, e di Nicola Romeo, fondatore dell’Alfa Romeo, per incontrare il Sindaco di Montalbano Jonico, Vincenzo Devincenzis, e il giovane Assessore all’igiene e all’ambiente, Francesco Chita, che hanno spiegato in che modo il comune sia riuscito a far decollare la raccolta differenziata attraverso il sistema del “porta a porta”.
In questa prima parte del servizio, che vuole essere da stimolo per gli altri amministratori, si riconosce un esempio positivo di politiche di gestione dei ciclo dei rifiuti, diverso dal trend regionale che mira al potenziamento delle discariche, nuovi inceneritori e l’utilizzo di cementifici per bruciare CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) prodotto dalla raccolta del cosiddetto “multimateriale” praticato in altre aree della regione Basilicata.
Porta a porta (I parte) from olachannel on Vimeo.
Seconda e ultima parte del servizio “Porta a porta” realizzato dalla nostra web tv per raccontare da vicino un esempio virtuoso di raccolta differenziata con il porta a porta, sistema che ha portato il Comune di Montalbano Jonico (provincia di Matera) tra i “comuni ricicloni” (percentuale del 59,31% al 2009), riconoscimento annuale che Legambiente assegna a quei comuni che si sono cotraddistinti nelle politiche di raccolta differenziata. In questa seconda parte le videocamere di Ola Channel hanno seguito da vicino come si differenziano le frazioni merceologiche dei rifiuti con il sistema del porta a porta, entrando fattivamente nelle case dei cittadini di Montalbano Jonico. Con Enzo Palazzo, giornalista; Arturo Caponero, presidente del ciricolo di Legambiente di Montalbano J; Antonio Bavusi della OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista).
Porta a porta (II parte) from olachannel on Vimeo.
L'esempio di Montalbano jonico rischia di rimanere isolato se la Regione non rinuncia ad inceneritori e cementifici dove bruciare rifiuti e se non incrementa una vera raccolta differenziata che é cosa diversa dalla raccolta multimateriale che finisce a Fenice o in altre porcherie simili (cementificio Barile, Matera e Avigliano)
RispondiEliminaE' quello che andiamo dicendo da tempo..Ma i comuni possono portarsi avanti rispetto alla regione(Montalbano docet), ma spesso o sono troppo deboli rispetto alle pressioni degli "aventi interessi" o semplicemente manca la capacità e voglia di intraprendere percorsi virtuosi..
RispondiEliminaLa vera sciagura è questo consorzio Seari che punta alla produzione di combustibile per gli inceneritori. Andrebbero cacciati via a pedate..
RispondiEliminaNO AL CENTRO DI PRODUZIONE DEL COMBUSTIBILE DA RIFIUTI AD ATELLA
RispondiEliminaLa OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) é venuta a conoscenza - dalla lettura del Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.4 del 1 febbraio 2011 - che la società "Consorzio Seari srl" ha presentato agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi della L.R. 47/98, un progetto di "ampliamento dell'impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il progetto prevede l'aggiunta di una linea di trattamento meccanico all'interno dello stabilimento Seari di Atella". La nuova linea consentirà di produrre il combustibile per gli inceneritori ed i cementifici lucani.
Da quanto sopra esposto la OLA evidenzia come, a parole, la Regione vuole incrementare la raccolta differenziata, nei fatti invece favorisce prima lo smaltimento dei rifiuti ?tal quale? nelle discariche e poi la loro termodistruzione presso inceneritori e cementifici, prevedendo la creazione di centri di produzione del combustibile. Questo discutibile modello di gestione dei rifiuti viene chiaramente indicato dalla società Sogesid spa (una cosiddetta spa pubblica interamente controllata dal Ministero dell'Economia, in house del Ministero dell?Ambiente e del Ministero delle Infrastrutture), che prevede proprio la costruzione di due inceneritori (uno per provincia) e l?utilizzo dei cementifici come smaltitori di rifiuti e ceneri prodotte dalla termocombustione nel clinker cementizio.
A tal proposito lo studio Sogesid spa ha in previsione la realizzazione di centri per la produzione del combustibile derivato dai rifiuti, così come quello previsto nell'area industriale di Atella. La nostra Organizzazione, nel preannunciare le proprie osservazioni entro il termine dei 45 giorni previsti dalla procedura VIA, denuncia la mistificazione attuata dalla Regione sulla problematica, laddove si spaccia la cosiddetta "raccolta multimateriale" per "raccolta differenziata dei rifiuti", con lo scopo di affossare le pratiche virtuose dei Comuni ed incrementare il business delle società private, facendo gravare gli oneri sugli ignari cittadini lucani che vedranno aumentare il costo pagato per lo smaltimento dei rifiuti e, contemporaneamente, i rischi per la salute, dovuti alla combustione e lo smaltimento/riutilizzo delle ceneri prodotte da inceneritori e cementifici.
La OLA evidenza come nell'area del Vulture-Alto Bradano venga sostuituita la vera raccolta differenziata con la raccolta multimateriale come avviene ad Atella, ad esempio, dove opera, assieme a Venosa e Rionero in Vulture, il Consorzio Seari, intenzionato evidentamente a produrre combustibile per l'inceneritore Fenice-EDF spa di Melfi e i cementifici, con il comune di Atella che annuncia con manifesti pubblici l'incremento della presunta ed ingannevole "raccolta differenziata" del 40% a dicembre 2010.
Grazie
Ola - Olambientalista.it
ola@olambientalista.it
La Sogesid predispone bandi per inceneritori e CDR nei cementifici
RispondiElimina26 dicembre 2010
Sono stati pubblicati sul BUR n. 4 del 16.12.2010 gli interventi e le azioni di adeguamento ed ampliamento della dotazione impiantistica per la gestione dei RSU sul territorio regionale, con particolare riferimento all’avvio di un project financing attraverso la predisposizioni di specifici bandi, tra il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e la Sogesid spa (società in house del Ministero dell’Ambiente che gestisce le risorse finanziarie per gli interventi di bonifica e ripristino del Sito di interesse nazionale “Priolo” – Accordo di programma 11/2008 – Presidente del CdA e amministratore delegato è l’Avv. Vincenzo Assenza, uomo vicino alla Prestigiacomo, mentre l’Avv. Luigi Pelaggi membro del CdA della Sogesid e del CdA di Acea Spa è Capo della Segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente), per la realizzazione di 2 impianti per la termovalorizzazione della frazione secca derivante da sovvalli relativi a processi di trattamento di rifiuti indifferenziati per valorizzare le frazioni ad alto potere calorifero (carta e plastica, ndr.) per la produzione di CDR-Q (Combustibile Derivato dai Rifiuti di Qualità). L’azione programmata prevede il coinvolgimento, attraverso Accordi di Programma, delle cementerie locali che potrebbero utilizzare proprio il CDR prodotto come combustibile. Sono stati resi già disponibili 4,5 milioni di euro rinvenienti dal P.O. Fers 2007-2013 ed altri fondi potrebbero essere inseriti sul bilancio della Regione Basilicata.
http://www.olambientalista.it/index.php/sogesid-bansi-rifiuti/
Giuseppe: come fa l'amministrazione comunale di Atella a dire che si fa la raccolta differenziata? Multimateriale non significa raccolta differenziata. Quello che si raccoglie ha ragione la Ola finisce a Fenice...
RispondiEliminaLa questione rifiuti non è da sottovalutare..Le mezze soluzioni sono delle prese in giro.La gestione dei rifiuti è la cifra per valutare il grado di civiltà di una comunità, di una nazione.
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