Vi siete mai chiesti se l’acqua che sgorga dal vostro rubinetto di casa sia potabile? E…sapete quanto risparmiereste se, anziché caricarvi di pesanti fardelli di acqua minerale imbottigliata dal supermercato, beveste l’acqua direttamente dalla condotta pubblica?
Dati alla mano, proviamo a dare risposta a queste due
semplici domande. L’Acquedotto Lucano ha pubblicato i dati relativi alle acque di
rubinetto dei nostri comuni aggiornati al 2010 e, come potete verificare, i
valori rientrano pienamente nei limiti di legge e, in alcuni casi, le
caratteristiche dell’acqua di rubinetto risultano migliori delle sue “gemelle”
imbottigliate. Anche per quanto riguarda, ovviamente, i dati dell’acqua del
rubinetto del comune di Atella (consulta la tabella sulla destra), Acquedotto
Lucano garantisce la bontà del liquido blu.
Per quanto attiene l’aspetto economico, si può fare un
semplice calcolo: una famiglia media di 5 persone consuma, tra inverno ed
estate, come minimo 3 fardelli (36 litri) di acqua alla settimana. Ogni
fardello costa in media 1,50 €. Quindi all’anno si spendono:
1,5 (costo fardello) x3 (consumo settimanale) x 52
(settimane in un anno)= € 234,00 in acque minerali imbottigliate.
Non rappresenta di sicuro una cifra significativa se spalmata su tutto l’anno, ma se paragonata al costo dell’equivalente quantitativo d’acqua se presa dal rubinetto, cioè intorno a € 1,50, si capisce l’abisso che separa i due costi.
Non rappresenta di sicuro una cifra significativa se spalmata su tutto l’anno, ma se paragonata al costo dell’equivalente quantitativo d’acqua se presa dal rubinetto, cioè intorno a € 1,50, si capisce l’abisso che separa i due costi.
Se a ciò si aggiunge il risparmio di carburante necessario per il trasporto dell’acqua da un capo all’altro del paese, e dell’energia necessaria per produrre le bottiglie in PET per contenerla, si capisce bene l’importanza, in chiave anche ecologica, contenuta in un gesto così semplice e comodo.
Alessandro
Pietropinto
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