Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, marzo 15, 2012

Atella, quell'amianto ignorato da tutti

Lungo la strada che da Atella porta a Rionero, in una zona residenziale, si trova ormai da 20anni, quello che rimane dell'ex stabilimento Lucana Bitumi Spa e Lucana Calcestruzzi Srl che produceva conglomerati bituminosi, conglomerati cementizi e prodotti in cemento armato. Chiunque  transiti  lungo l'arteria non può fare a meno di notare quei capannoni abbandonati, ammassi di lamiere e cumuli di bidoni accatastati. E come se non bastasse, con il passare degli anni, la struttura si è andata via via sgretolando e, di quello che una volta era il tetto dello stabilimento, a terra sono rimaste le coperture di cemento e amianto.
Ed è proprio quell'amianto, a prescindere dal degrado in cui versa l'area che si estende su una superficie di circa due ettari di terreno a destare le maggiori preoccupazioni.
E' il 1992 quando lo stabilimento chiude per fallimento. Passano gli anni ma quel sito rimane chiuso e in balia del tempo. Nel 2009 gli uomini della Guardia di finanza appongono i sigilli all'ingresso e alla struttura: a fare paura è quell'eternit utilizzato per la costruzione della copertura del capannone. Ma di bonificare la zona neanche a parlarne.
Dopo vent'anni dalla chiusura dello stabilimento a lanciare l'allarme, per la presenza di una vera e propria bomba a orologeria dal punto di vista della salute pubblica e dell'inquinamento ambientale, una ventina di persone che, a giugno del 2011, hanno dato vita, ad Atella, all’associazione “gap– Idee in divergenza”.
L'articolo apparaso su Il Quotidiano della Basilicata

Quello che chiedono è la bonifica del sito intorno al quale sorgono anche numerose abitazioni.
La copertura dell'ex stabilimento, che un tempo produceva conglomerati bituminosi, ormai quasi del tutto crollata, come detto, era composta soprattutto da amianto. Oggi quelle lastre  sono per terra, soggette al degrado ma soprattutto all'azione degli agenti atmosferici che ne amplificano la pericolosità per la salute umana.
Difficile non notare quello che è davvero sotto gli occhi di tutti i cittadini di Atella che ormai dal 1992  vivono a stretto contatto con quelle lastre di eternit e ovviamente respirano i filamenti di amianto che dal terreno si innalzano mescolandosi con l'aria. Vent'anni  sono   davvero troppi e così i ragazzi dell'associazione “gap- Idee in divergenza” di Atella hanno deciso di far sentire la propria voce affinché qualcuno - Comune, Regione o Arpab - intervenga e provveda a bonificare la zona. E per dare maggiore eco alla loro legittima richiesta i ragazzi hanno realizzato un video denuncia che è possibile vedere sul sito altratella.blogspot.com.
Il video, oltre a documentare la situazione di degrado dell'ex stabilimento Lucana Bitumi Spa e Lucana Calcestruzzi Srl, propone anche la testimonianza del signor Antonio Di Felice che è stato sia custode che operaio dell'ex-cementificio.

Tratto da il Quotidiano della Basilicata
Di seguito il video:

0 commenti:

Posta un commento