La sesta più alta affluenza di tutta la provincia di Potenza e maggiore della media nazionale. Il 60,38% è un dato importante e un segnale incontrovertibile manifestato dagli atellani nel referendum del 12 e 13 Giugno scorsi.
Il SI stravince con percentuali che vanno dal 97,15% (quesiti sull'acqua) al 96,33% (quesito sul legittimo impedimento), il NO, invece, registra il miglior risultato nel quesito sul legittimo impedimento con un risibile 3,67%.
E' stata una campagna referendaria intensa, partecipata e ricca di contenuti, proposte e iniziative quella che si è tenuta nella cittadina angioina: costituzione di un comitato per il SI, dibattiti in piazza Gramsci, serate musicali, volantinaggio, caseggiato e dialogo con i cittadini. La vera novità è stata la numerosa, convinta ed entusiasmante partecipazione giovanile e di persone non appartenenti ai partiti che hanno fatto propri i contenuti dei quesiti, costruendo dal basso la vittoria referendaria.
Gli atellani hanno bocciato in un sol colpo le politiche dell'attuale maggioranza di governo, o meglio i pilastri della politica berlusconiana, mettendosi in difesa dei beni comuni, riappropriandosene: acqua, ambiente e salute (fermando il nucleare), giustizia (pretendendo una legge uguale per tutti).
La potenza del passaparola, del dialogo diretto, dei social-network, dei video virali... ha bypassato i mille e più tentativi del potere di boicottare il referendum: oscuramento televisivo, modifiche e ricorsi con lo scopo di affossare i quesiti su acqua e nucleare, inviti a "godersi la giornata di sole"...No, gli italiani (e gli atellani) hanno detto no: su temi che toccano la vita e il futuro nostro e dei nostri figli decidiamo noi.
Con i referendum e la vittoria del SI riparte la riscossa civile di questo paese martoriato ed assediato da una politica volgare, arrogante e dannosa. Ha vinto l'Italia del senso e della partecipazione civica, ha perso l'Italia dei poteri forti, dei grandi interessi, delle lobbies. E' stata un'esplosione di quorum!
Alessandro Pietropinto
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