La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) é venuta a conoscenza – dalla lettura del Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.4 del 1 febbraio 2011 – che la società “Consorzio Seari srl” ha presentato agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi della L.R. 47/98, un progetto di “ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il progetto prevede l’aggiunta di una linea di trattamento meccanico all’interno dello stabilimento Seari di Atella”. La nuova linea consentirà di produrre il combustibile per gli inceneritori ed i cementifici lucani.
Da quanto sopra esposto la OLA evidenzia come, a parole, la Regione vuole incrementare la raccolta differenziata, nei fatti invece favorisce prima lo smaltimento dei rifiuti “tal quale” nelle discariche e poi la loro termodistruzione presso inceneritori e cementifici, prevedendo la creazione di centri di produzione del combustibile. Questo discutibile modello di gestione dei rifiuti viene chiaramente indicato dalla società Sogesid spa (una cosiddetta spa pubblica interamente controllata dal Ministero dell’Economia, in house del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Infrastrutture), che prevede proprio la costruzione di due inceneritori (uno per provincia) e l’utilizzo dei cementifici come smaltitori di rifiuti e ceneri prodotte dalla termocombustione nel clinker cementizio.
A tal proposito lo studio Sogesid spa ha in previsione la realizzazione di centri per la produzione del combustibile derivato dai rifiuti, così come quello previsto nell’area industriale di Atella. La nostra Organizzazione, nel preannunciare le proprie osservazioni entro il termine dei 45 giorni previsti dalla procedura VIA, denuncia la mistificazione attuata dalla Regione sulla problematica, laddove si spaccia la cosiddetta “raccolta multimateriale” per “raccolta differenziata dei rifiuti”, con lo scopo di affossare le pratiche virtuose dei Comuni ed incrementare il business delle società private, facendo gravare gli oneri sugli ignari cittadini lucani che vedranno aumentare il costo pagato per lo smaltimento dei rifiuti e, contemporaneamente, i rischi per la salute, dovuti alla combustione e lo smaltimento/riutilizzo delle ceneri prodotte da inceneritori e cementifici.
La OLA evidenza come nell’area del Vulture-Alto Bradano venga sostuituita la vera raccolta differenziata con la raccolta multimateriale come avviene ad Atella, ad esempio, dove opera, assieme a Venosa e Rionero in Vulture, il Consorzio Seari, intenzionato evidentamente a produrre combustibile per l’inceneritore Fenice-EDF spa di Melfi e i cementifici, con il comune di Atella che annuncia con manifesti pubblici l’incremento della presunta ed ingannevole “raccolta differenziata” del 40% a dicembre 2010.
Tratto da Olambientalista
Facciamo tutti qualcosa per evitare questa sciagura
RispondiEliminainformarsi, diffondere, organizzarsi..
RispondiEliminasto diffondendo e vi tengo aggiornati
RispondiEliminaElisa barile
“Ecco perché non visiteremo l’azienda Consorzio Seari”. La replica della Ola
RispondiEliminahttp://www.olambientalista.it/index.php/ecco-perche-non-visiteremo-l%e2%80%99azienda-consorzio-seari-la-replica-della-ola/