Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

venerdì, maggio 28, 2010

Atella non è un paese per vecchi

La situazione politico amministrativa atellana, con le crisi interne alla maggioranza, la sua scarsa propensione all’innovazione e la mancanza di un progetto ben definito stanno consegnando il nostro paese ad un destino inevitabile, quello del declino. Declino sul piano economico, sociale e culturale che già ha caratterizzato in maniera abbastanza manifesta la nostra piccola realtà, e da cui, almeno per ora, non si intravedono “cambi di marcia”.
I giovani e le loro idee devono irrompere nella disputa politica irrorandola di nuova linfa, capace di invertire la rotta e dare una prospettiva diversa, innovativa e virtuosa alla nostra comunità.

Di seguito alcuni spunti di riflessione e proposte fattibili nel breve tempo, da cui crediamo si possa cominciare una discussione, arricchendo gli stessi con nuove idee e miglioramenti.

-Il nostro comune deve puntare sui produttori locali(allevatori e agricoltori).L’ente deve farsi carico della responsabilità di guidarli e accompagnarli ad incontrare una domanda equa alla loro offerta. Una prima misura potrebbe essere quella dell’istituzione del “mercato contadino”, luogo in cui avviare la filiera corta e permettere l’incontro tra produttori locali e consumatori, consumatori atellani e dei paesi del circondario. In tal modo si darà la possibilità agli operatori del settore di continuare, con nuovi stimoli, la propria attività, invogliare i giovani a intraprendere professioni collegate all’allevamento e all’agricoltura e al contempo valorizzare e preservare tutta quella galassia di produzioni tipiche del nostro territorio, caratterizzate, tra l’altro, da alti standards qualitativi e di genuinità.

-Il nostro comune deve bloccare il progressivo consumo di suolo. Il territorio comunale è aggredito da una cementificazione continua: bisogna rivalutare e/o ricostruire all’interno di un’area circoscritta del paese, al fine di limitare lo spopolamento del centro storico e preservare quindi il territorio dalla cementificazione e dalla speculazione. Preservare il territorio circostante il nostro comune, oltre alla funzione ecologica, permette di “conservare” la natura e di “prestare” i nostri luoghi ad un turismo enogastronomico e naturalistico.

-Il nostro comune deve intraprendere un percorso virtuoso sui rifiuti e il loro trattamento. Sensibilizzare la cittadinanza verso una riduzione, un riutilizzo e, per finire, al riciclo dei materiali. Il porta a porta spinto(se necessario a tariffa) deve essere esteso a tutto il territorio comunale, l’obiettivo è rifiuti zero. Pensare alla discarica consortile(presente nel comune di Atella) come ad una fondamentale e insostituibile voce d’entrata del bilancio è una riprova della miopia e della mancanza di idee degli amministratori.

-Il nostro comune deve aprire un discorso proficuo sull’ex palazzo Saraceno e la sua destinazione. La struttura, di indubbio valore e potenziale, deve essere predisposta per un utilizzo a fini culturali, sociali e d’intrattenimento. Pertanto sarebbe ora di creare all’interno un centro polifunzionale, con sale a disposizione per corsi musicali, di pittura, convegni, spettacoli,ecc…tutto quanto manca e necessita alla nostra comunità per esprimersi, ritrovarsi e arricchirsi (non solo economicamente).

-Il nostro comune ha bisogno di disegnare una nuova mobilità urbana. Il traffico su corso Papa Giovanni XXIII deve essere regolamentato meglio: far rispettare il “divieto di sosta e fermata ambo i lati per tutto il corso”, installare dei “dissuasori” su uno dei due lati dello stesso allo scopo di separare il traffico veicolare da quello pedonale; tutto ciò allo scopo di mettere in sicurezza e rendere piacevole la passeggiata lungo la via principale del nostro paese. Progettare una pista ciclabile che, immaginiamo, possa partire dai campetti(zona Sant’Eligio),percorrere via Sandro Pertini, e continuare fino alle zone P.A.I.P e P.I.P. e, magari, collegarsi ad un futuribile circuito ciclabile del Vulture. Una pista ciclabile oltre ai già noti vantaggi in termini di riduzione di traffico e d’inquinamento,e ai benefici alla salute può essere un altro tassello da aggiungere alla vocazione turistica del nostro territorio.

Questo e tanto altro non può essere portato a termine se non con la partecipazione e il contributo di idee e proposte della cittadinanza attiva, perciò crediamo sia urgente definire un metodo di governo cittadino trasparente, condiviso e partecipato. Crediamo nella forma di governo della “democrazia partecipata” e lo strumento principe per avviare questo percorso può essere il “bilancio partecipato”.

Impegnarsi per il proprio comune, fare politica non è come molti credono (o vogliono farci credere) sporcarsi, rubare, fare solo i propri interessi,… e come qualcuno diceva: “Se non ti occupi di politica, prima o poi la politica si occupa di te”….La politica è lo strumento attraverso cui cambiare le cose, migliorandole. Abbiamo bisogno di un nuovo protagonismo giovanile, onesto e coraggioso(Pertini docet), per riappropriarci dei nostri spazi e del nostro futuro, progettare il nostro paese, perché Atella non è un paese per vecchi.

Alessandro Pietropinto

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