Con Deliberazione della Giunta regionale 15 febbraio 2011, n. 159, pubblicata sul Bollettino della Regione Basilicata n. 6 del 1 marzo 2011, ai sensi dell’art. 29-quater D.Lgs. n° 152/2006 e s.m.i. é stata rilasciata l’- Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) all’ Impianto denominato “Cementeria Costantinopoli” sito in contrada Costantinopoli S.S. 93 km 76 del Comune di Barile (PZ) – aggiornamento dell’AIA, rilasciata con D.G.R. n. 1565 del 05.11.2007, per la realizzazione di un impianto per la ricezione ed il dosaggio del CSS, ed il conseguente suo utilizzo come co-combustibile del forno di cottura.
Con questa autorizzazione dunque la cementeria di Barile, situata nel centro abitato, potrà usare il Combustibile Solido Secondario, CSS alias CDR.
In proposito il Consorzio Seari, con sede di Atella, ha chiesto alla Regione l’ampliamento della propria linea di produzione , chiudendo così il ciclo dei rifiuti sulla cosiddetta combustione, con gravi rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente e con aggravi sui costi di smaltimento da parte dei comuni del Vulture Alto Bradano per i quali si rende problematico il raggiuggimento degli obiettivi di raccolta differenziata, oggi appiattita sul cosiddetto multimateriale, alias combustibile buono per essere utilizzato come combustibile in inceneritori e cementifici (quello di Barile docet).
Tratto da OLAmbientalista
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