Come ogni anno, da 7 anni ormai, Legambiente realizza il dossier
Comuni Ricicloni, "la campagna nazionale, iniziata nel 1994, che ha lo
scopo di evidenziare i risultati ottenuti tra i comuni nella raccolta
differenziata destinata al riciclaggio e nelle attività atte a contenere la
produzione dei rifiuti."
Nel dossier 2011 (su elaborazione dati 2010) non è esaltante il dato della Basilicata, con una differenziata complessiva al 16,3%, la Provincia di Potenza attestata al 16,5% e quella di Matera circa al 16%, ben lontani dagli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal D.Lgs 152/2006 e dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, che sono:
• almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006;
• almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007;
• almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008;
• almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009;
• almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011;
• almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.
Da notare che la nostra regione è l'unica in Italia a non aver nessun impianto di compostaggio, obbligando pertanto i comuni che hanno deciso di avviare raccolte differenziate spinte a trattare la frazione organica fuori regione.
"Il corredo impiantistico di cui disponiamo è tutto al
servizio della gestione del "tal quale": discariche, stazioni di
trasferenza, impianti di biostabilizzazione che producono "compost grigio",
impianti per la separazione meccanica dell’indifferenziato, inceneritore. I
nostri impianti producono materiali secchi da selezione del tal quale che
vengono avviati all’incenerimento e frazione organica stabilizzata che finisce
in discarica."
Per quanto riguarda i costi della gestione dei rifiuti, il
dossier di Legambiente sottolinea come "l’adozione di sistemi più efficienti nella
gestione dei rifiuti non rappresenta necessariamente un aumento di costo a
carico dei cittadini ma, spesso, sono proprio i sistemi meno efficienti, con
basse raccolte differenziate ed un massiccio uso della discarica e
dell’incenerimento che hanno alti costi di gestione che si traducono in tasse
che gravano su cittadini ed imprese."
Solo due comuni lucani, Montescaglioso e Montalbano Jonico,
che, superando il 50% di raccolta differenziata, vengono riconosciuti come
Comuni Ricicloni, rispettivamente con il 62,3% e il 61,4% di differenziata.
Entrambi i comuni hanno avviato da tempo una raccolta differenziata spinta
porta a porta o domiciliare, così come gli altri comuni che ricevono un
riconoscimento dalla campagna: nella «top ten», Irsina, 46,70%, Rionero in
vulture, 37,18%, Castelgrande, 34,71%, Marsicovetere, 32,93%, Satriano, 32,86%,
San Severino Lucano, 32,54%, Marsico Nuovo, 29,60%, Albano di Lucania, 28,97%.
Potenza è al 25,37%, Matera al 22,10%.
Menzioni speciali «Start up»: Avigliano, che iniziando il porta a porta nel centro abitato coinvolgendo circa la metà degli abitanti (6.000 su 12.055) e raggiungendo, nei quartieri interessati dal servizio, una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60%; Rotondella: ha attivato il sistema del porta a porta nel territorio comunale, ottenendo sin da subito ottimi risultati con percentuali di raccolta differenziata di circa il 63%. Menzione «Emergentidall'Emergenza » a Irsina,che ha avviato il porta a porta sul territorio comunale a partire da marzo 2010, raggiungendo percentuali del 56,04% nel periodo marzo-dicembre. Menzione «Teniamoli d'occhio» a Sasso Castalda, nel corso del 2011 ha raggiunto il 44.88. Menzione Speciale «Modello territoriale» alla Comunità montana Alto Bradano, dove, a partire da ottobre 2011 è stato avviata la raccolta differenziata spinta “porta a porta” in tutti i Comuni della Comunità Montana Alto Bradano. Ad ogni nucleo famigliare sono stati consegnati sacchetti e contenitori per la raccolta di carta, plastica, alluminio, vetro, rifiuti organici e rifiuti non riciclabili. Grazie all’adozione del nuovo servizio, il primo del suo tipo attuato in Basilicata, questi comuni hanno ottenuto, nei tre mesi di avvio, percentuali di raccolta differenziata dell’ordine del 60%.
Venendo al comune di Atella, con il 26,29% di differenziata, il nostro comune si piazza all'ottavo posto nella top ten dei comuni sotto i 5.000 abitanti. Mentre la produzione di rifiuti è di 1,24 Kg al giorno per abitante, uno dei dati più alti di tutta la regione!
I risultati del nostro comune mostrano un miglioramento per all'avvio della raccolta
multimateriale, ma, come ribadisce il dossier di Legambiente, è il sistema di
raccolta spinto porta a porta che riesce ad assicurare risultati virtuosi e
rientrare nei limiti di legge.
Il sistema domiciliare consente una raccolta anche dell'organico e una
progressiva rinuncia allo smaltimento in discarica e all'incenerimento, verso
rifiuti zero...
Alessandro Pietropinto
Per il dossier completo clicca qui.
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