altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

venerdì, luglio 20, 2007

RIFONDAZIONE COMUNISTA È CONTRO LA GIUNTA REGIONALE

Ad un lettore disattento dei quotidiani lucani potrebbe sembrare che il Partito della Rifondazione Comunista abbia registrato l’adesione di qualche commentatore. Precisiamo che quelle espresse da improbabili novelli iscritti rappresenterebbero una posizione largamente minoritaria all’interno del PRC, che nell’ambito dell’ultimo comitato politico, alla presenza di un esponente della segreteria Nazionale, aveva unanimemente condiviso la linea politica regionale di opposizione alla giunta, dando al segretario pieno mandato nell’ambito del patto di consultazione, nei rapporti con il Presidente De Filippo oltre che relativamente alla scelta della posizione da assumere in Consiglio.

Fuor di metafora, va opportunamente stigmatizzato il contegno del commentatore in questione, dal momento che la circostanza che questi, come un “untorello”, segua pedissequamente le indicazioni di ambigui suggeritori, nel solco di una linea editoriale ipercortigiana verso i poteri forti e le sue collusioni con politica e affari, rappresenta nient’altro che il tentativo di isolare e rendere innocuo il PRC nell’ambito del dibattito politico.

Abbiamo più volte avuto modo di ribadire che Mezzogiorno e Basilicata sono strette in una morsa rappresentata da una vera e propria secessione, dal malaffare e dal malgoverno. In uno scenario siffatto, la precarietà (come condizione esistenziale, lavorativa e sociale) e gli scempi ambientali sono effetti dell’incapacità della politica di tornare a governare l’economia e i conflitti. Assistiamo, sempre più spesso, ad un gruppo dirigente tutto proteso verso il binomio spesa pubblica-consenso elettorale, asservito alle logiche dell’impresa. La nuova giunta regionale, al di là delle dichiarazioni di facciata e di comodo, è tutta ripiegata su tali logiche con un passo indietro finanche rispetto al precedente assetto del centro-sinistra, che già non aveva avuto il sostegno di Rifondazione Comunista.

Per tali ragioni, abbiamo inteso non dare un sostegno surrettizio ed obliquo a questa maggioranza ed alla giunta, offrendo una impostazione a cui è preordinata la politica. Quest’ultima, invero, non va confusa, come sembrerebbe fare taluno, con i suoi rappresentanti istituzionali, che, conseguentemente a tale fallace impostazione, andrebbero considerati come un mero consiglio di amministrazione asservito ai soli interessi particolari.

Contestiamo con forza chiunque abbia contribuito e contribuisca ad accreditare una idea di un “partito dei consiglieri regionali” del tutto sganciato ed avulso rispetto alla appartenenza politica.

E a chi persegue l’obiettivo di isolare il nostro partito diciamo:«va, va povero untorello non sarai certo tu – né altri (tantomeno gli ambigui suggeritori) – quello che spianti … Rifondazione».

Michele Saponaro (Segretario Regionale)

Francesco Cirigliano (CPN del Prc– Area Essere Comunisti)

Gianni Palumbo (Segretario Prov. Matera)

Paolo Pesacane (Segretario Prov. Potenza)

Antonio D’Andrea (CPN del Prc– Area Controcorrente)

mercoledì, luglio 04, 2007

La Sinistra dov'è?

COMUNICATO STAMPA
SINISTRA DEMOCRATICA, RIFONDAZIONE COMUNISTA, VERDI, PDCI SULLA NOMINA DELLA NUOVA GIUNTA REGIONALE

La crisi alla Regione si è chiusa sulla base di vecchi e logori schemi, sia nella conduzione che nel risultato.
Nessun tentativo serio è stato posto in essere per un approfondimento strategico e programmatico in grado di rilanciare l’azione di un centrosinistra in evidente affanno; un ricambio nella composizione della Giunta che sicuramente non rappresenta un segnale di rinnovamento; uno spostamento al centro dell’asse politico della coalizione.


L’accordo raggiunto, dopo tanti giorni di alchimie, di scontri tra DS, Margherita, Udeur, Italia valori,SDI ha prodotto un risultato chiaramente orientato da quei partiti e dai loro equilibri interni.
Un clima negativo che ha prodotto contraddizioni evidentissime; una tra tutte la nomina ad Assessore alla Sanità del segretario regionale dell’unico partito della coalizione, l’Udeur, che si è opposto duramente al Disegno di legge presentato dalla precedente Giunta sulla riforma delle ASL.
In questa Giunta non sono presenti le forze della sinistra che hanno firmato il patto di consultazione (Sinistra Democratica, R.C., Verdi e PDCI). Queste forze fin dall’inizio della crisi hanno cercato di esaltare i rapporti politici ed i contenuti programmatici ed hanno chiesto che al primo posto nella riflessione collettiva venisse inserita una profonda riforma della politica, dei suoi strumenti e delle relazioni tra politica, economia e società.
Si è,invece, preferito il terreno degli accordi di composizione dell’Esecutivo, tentando di indebolire la rappresentanza della sinistra.
Il centrosinistra così non cresce e, come è avvenuto a Matera, rischia di allontanarsi dalla società e dai suoi problemi, proseguendo in un’assurda autoreferenzialità.
Le forze del patto di consultazione non condividono queste pratiche e,quindi,non fanno parte della Giunta e giudicheranno il nuovo Esecutivo di volta in volta, sulla base delle politiche e delle scelte programmatiche che verranno proposte.
Al fine di proseguire il lavoro unitario il patto di consultazione darà vita ad un intergruppo in Consiglio regionale.