altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, dicembre 22, 2011

Buone feste da altratella:un 2012 di conoscenza, allegria e libertà


Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale, di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte, una goccia di splendore
di umanità... di verità.
Fabrizio De André
Finisce un anno e con esso gran parte degli eventi che lo hanno caratterizzato finiscono nel dimenticatoio. Ma quest'anno non finirà così presto e facilmente in sordina: eventi e cambiamenti epocali stanno interessando il nostro pianeta come non avveniva da oltre un secolo.
In alcuni parti del mondo sono avvenute delle vere e proprie rivoluzioni (tradite e non), il centro - e la ricchezza - del mondo si sta spostando dall'Europa e dal Nord America sempre più verso Cina, India e Asia in generale, i paesi europei perdono sempre più centralità, stabilità economica e vera rappresentanza democratica schiacciati dallo strapotere delle lobby, delle grandi corporation, della finanza. A cominciare dalla culla della democrazia, la Grecia.

Anche per la nostra piccola comunità virtuale, quest'anno non passerà come uno qualunque: per altratella è stato un anno speciale. Oltre ad un rinnovamento grafico e stilistico il sito s'è arrichito di contenuti più local e interattivi. Prova ne sono l'incremento dei commenti sul blog e sui post nonchè il boom delle visite: gli utenti raddoppiano rispetto all'anno precedente, attestandosi abbondantemente oltre le 1.000 visite mensili con una media di oltre 50 visite al giorno.
Le tematiche ambientali e lo spregio quotidiano del nostro territorio sono state le più affrontate durante il 2011 da questo blog, con post su petrolio, rifiuti, discarica, inceneritore Fenice...Atella è stata interessata, come a livello nazionale, dalla manifestazione delle donne, manifestazione a difesa della costituzione, referendum su acqua pubblica e nucleare e altratella ne è stato megafono e catalizzatore.
Ovviamente, migliorie e maggiore capacità pervasiva sono auspicabili per questo modesto e piccolo mezzo di informazione, pertanto siete invitati a collaborare e a dare consigli utili per questi obiettivi.
Buone feste e buon 2012 di conoscenza, di allegria e di libertà.
Alessandro Pietropinto

giovedì, dicembre 15, 2011

L'amministrazione comunale di Atella saprà dire di NO al permesso Eni "San Fele"?

Non si ferma l’attività di perforazione delle società minerarie in Basilicata, vere padrone del territorio lucano, nonostante l’evidente fallimento del Memorandum firmato da Vito De Filippo e Guido Viceconte – ma non dai ministri dell’Economia – e la promessa del governatore lucano di non far estrarre un goccio di nuovo petrolio in più senza la firma dell’accordo bipartisan tra Governo, Regione ed Eni.
Infatti, la società Eni spa – con sede legale in piazzale Enrico Mattei I a Roma, uffici della Divisione Exploration & Production in Via Emilia I a San Donato Milanese ed uffici del Distretto Meridionale (DIME) in via del Convento 14 a Viggiano – con istanza prot. n. 2674 del 28 novembre 2011, ha richiesto alla Regione Basilicata (Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale) la Verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi della Legge Regionale 47/98 e del Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i., relativa “al rilascio del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato San Fele , ubicato nella Regione Basilicata in provincia di Potenza, nei comuni di Atella, Bella, Filiano, Muro Lucano, Rapone, Ruoti e San Fele”.

Le attività previste sono riassunte nelle seguenti fasi: a) studi geologici-geofisici e ed interpretazioni dei dati sismici esistenti per la ricostruzione strutturale dell’area e l’individuazione di strutture di interesse minerario nei carbonati mesozoici; b) acquisizione di circa 75 Km di linee sismiche 2D volta alla definizione delle migliori strutture di interesse minerario che saranno individuate nella fase preliminare di studi; c) perforazione di un pozzo esplorativo con lo scopo di esplorare la serie carbonatica mesozoica (Piattaforma Apula Interna), sulla base dei risultati dell’interpretazione dei dati geologici e geofisici acquisiti nelle fasi precedenti.
L’istanza Eni ed il relativo avviso è stata recapitata ai Comuni interessati il 9 dicembre 2011. Sull’istanza alcuni Comuni hanno già rilasciato parere negativo ed altri sarebbero in procinto di adottare atti amministrativi di diniego, come il comune di Muro Lucano, per incompatibilità con le vocazioni ambientali ed economiche delle aree interessate dal permesso di ricerca ove sono presenti aree protette, vincolate, di interesse storico, archeologico ed ambientale. La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) fa rilevare che l’avviso non è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regionale (BUR), auspicando che la Regione Basilicata dia “pubblicità” alla richiesta al fine di garantire a tutti di presentare le osservazioni nell’ambito della procedura di autorizzazione ambientale di cui l’avviso Eni.

È possibile presentare osservazioni. Informazioni utili per gli interessati
L’intera documentazione ed i relativi allegati sono depositati in copia a disposizione del pubblico presso la Regione Basilicata (Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale in Via Verrastro, 5 – 85100 Potenza); Comune di Filiano (Corso Giovanni XXIII, 14 – 85020 Filiano); Comune di Muro Lucano (Via Roma, 39 – 85054 Muro Lucano); Comune di Rapone (Corso Umberto I – 85020 Rapone); Comune di San Fele (Via Mazzini, 7- 85020 San Fele). Ai sensi dell’art. 20, comma 3, del Decreto Legislativo 152/06 e s.m.i., entro il termine di 45 giorni , (ovvero entro il 12 gennaio 2012) dalla pubblicazione dell’avviso chiunque abbia interesse può far pervenire le proprie osservazioni presso la Regione Basilicata Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Ufficio Compatibilità Ambientale, Via Verrastro, 5 – 85100 Potenza.

Tratto da Organizzazione Lucana Ambientalista

mercoledì, dicembre 14, 2011

La c(l)ava di Barile

Una Cementeria, quella di Barile, ha ottenuto lo scorso mese di marzo, dal Dipartimento regionale all'Ambiente, l'autorizzazione integrata ambientale (Aia). In tal modo potrà utilizzare 25mila tonnellate l'anno, di un particolare tipo di rifiuti, classificati come combustibili secondari solidi, nel processo di combustione.
Troppi aspetti, però, non tornano. Dalla facilità con cui è stata concessa l'Aia, all'atteggiamento del Comune di Barile, che prima si siede ai tavoli regionali, e solo ad autorizzazione già concessa coinvolge davvero i cittadini, a fine marzo di quest'anno, in un incontro pubblico. Incontro in cui va in scena il 'tuttapostismo' dell'assessore regionale all'Ambiente Mancusi. Da quell'incontro poco o nulla è cambiato. Se non l'impegno dell'Amministrazione di Barile a siglare un protocollo d'Intesa con la Cementeria, e l'impegno a nominare, tramite bando, un ente terzo che faccia i dovuti controlli ambientali. Già, perché il vero nodo della vicenda è che sinora, benché l'impianto bruci dagli anni '90, sui controlli non si sa proprio nulla. Le ultime verifiche quest'estate con centraline mobili dell'Arpab.

Di seguito la video-inchiesta:

di Eugenio Bonanata tratto da Basilicata24