Quale politico, prima di mercoledi scorso, era venuto in Abruzzo smuovendo una folla così? Nessuno.
Lui invece ci è riuscito, e la folla non solo constava di migliaia di persone che per Villa Sabucchi si sono rivelate addirittura troppe… ma era soprattutto una folla variopinta: dal ragazzino imberbe alla vecchietta che -accompagnata dalla nipote- era lì a sentirlo parlare nonostante i suoi problemi di deambulazione… Dall’uomo distinto in giacca&cravatta ai giovani rasta. E’ stata una festa. Un tripudio. Nichi Vendola piace e piace alla grande. Convince, e convince col sentimento.
Le doti oratorie del governatore della Regione Puglia sono entrate nelle nostre case come quelle di Berlusconi, è vero, solo che Nichi ha impiegato pochissimi mesi… e non anni; solo che Nichi lo ha fatto dalle piazze, e non dalle televisioni, raccontando il Paese in cui viviamo, e non le favole per ubriaconi da bar di cui il nostro attuale Presidente del Consiglio; e viene applaudito dalle folle che si riuniscono spontanee, e non da stranieri e disoccupati per 100 euro; le folle, poi, non sono protette da polizia in assetto antisommossa, e le videocamere possono entrare… Dove va Nichi c’è il problema di sufficienza di spazio e di monitorare il traffico nei dintorni… e non quello di pagare progettisti e caddisti per far sì che la Piazza sembri piena agli occhi delle telecamere “addestrate”.
Neanch’io volevo crederci, io che posso dire con orgoglio di aver militato dentro Rifondazione Comunista e che mai e poi mai avrei votato per un simbolo senza Falce&Martello. Io che so delle “5 mozioni” e che per tanto non considero un “compagno” l’in-fausto Bertinotti e tanto meno Vendola. E soprattutto io che vedo nel Movimento5Stelle un grande movimento popolare che non si limita a cortei colorati ma che arrivando nei Consigli e eliminando in primis i privilegi della Giunta ede l Consiglio stesso ha dimostrato agli italiani di fare sul serio, di fare i fatti concreti. No, non lo avrei mai detto.
Lo hanno definito un affabulatore, un incantatore senza un serio programma… lui stesso si definisce, romanticamente, un “cantastorie”. Eggià… per capire Vendola, per “sentire” Vendola, occorre anche una buona preparazione alle spalle; quella cultura che partendo da Socrate e attraversando la mitologia greca arriva fino al ‘900… fino a donarti la passione più amara che ci sia: la politica. Ma “anche per chi non legge Freud” Nichi sembra essere finalmente la svolta.
Nichi Vendola è così, “outsider” nel triste e monotono panorama della politica italiana; definito “trasgressivo” solo perché in Italia abbiamo -purtroppo- il Vaticano… un Vaticano che sinceramente stento a immaginarmelo a fare affari con lui…
Nichi Vendola è sincero, si accalda, suda e si asciuga il sudore dalla fronte mentre parla; si scalda, per un attimo si sbraccia ma se lo fa è perché sta entrando nel nocciolo di una questione ancor più calda… questioni di cui più nessuno parla, e la gente la vedi che lo ascolta intenta e lo ammira, fa sì con la testa, e poi applaude entusiasta. Prima di lui le campagne elettorali erano incentrate su l’Alitalia (come fosse il problema degli italiani… e quando anche Tirrenia “affonda”, allora è colpa dell’UE… poveri noi elettori… sempre così distratti!).
Vendola non ti fa innamorare di sé con un “programmone” da campagna elettorale, no; Vendola -capisco che per i “pragmatici” è difficile da capire-, ti fa innamorare di sé perché ha capito ciò che troppi elettori sanno ormai da tempo, pochissimi politici hanno avuto il coraggio di dire, e troppa gente in questo Paese ha l’interesse di tenere nascosto!: quella che abbiamo dall’11 giugno 1984 non è più Sinistra, quella cara vecchia Sinistra che il “dolce Enrico” ha instillato nei cuori degli italiani onesti, negli italiani che amavano la Fiat non tanto perché ci lavoravano loro, ma perché la Fiat era l’Italia. Quei padri e quelle madri di famiglia che dopo un’infanzia da romanzo storico, fatta di sacrifici, di rinunce, di orgoglio e di sacrifici, hanno vissuto il Grande Sogno. Hanno creato la loro Famiglia… la nostra Patria! Quell’Italia che ha portato nel mondo le bellezze che Dio ha creato, e che ha saputo risollevarsi dalle putride e vergognose macerie del nazifascismo con Orgoglio e con Dignità! Quando i “figli di Leonardo” erano degni di essere i suoi figli, quando l’Europa ci ammirava perché sfornavamo talenti e Opere d’Arte e varcavamo i cancelli delle fabbriche col sorriso in faccia. Perché il lavoro lo abbiamo messo al primo posto della Costituzione più bella del mondo, perché quelli che oggi la televisione nomina cercando di attribuire un nonsocchè di dispregiativo, “i comunisti”, capirono prima di tutti che il lavoro è il perno cardine di una civiltà, di una società che si possa chiamare tale! Senza un posto di lavoro un uomo è difficile che si senta tale!, a patto che non lavori per la mafia -imperdonabilmente paradossale che oggi proprio noi riconosciamo a Berlusconi il “merito” di essere stato il primo a capire l’enorme potenziale che avrebbe potuto celarsi dietro in televisione becera, squallida e per decerebrati mentali!- E invece dopo l’Enrico personaggi come D’Alema e Veltroni hanno rigurgitato addosso ai nostri Valori un’altra sinistra, perpetrando un alto tradimento e cavalcando l’onda “VATICAN-USA”, calpestando la nostra cara vecchia Sinistra fino a relegarla a improbabili individui “in odore con Mastella”! No. Questo ha capito Nichi Vendola! Per un italiano che ormai ha capito chi c’è dietro le stragi di Falcone e Borsellino, per un italiano che quando comincia X-Factor lancerebbe il televisore giù per le scale, per un pensionato al quale Grande Fratello ha smesso di “essere utile” già alla seconda edizione, per un’italiana che se fa un figlio perde il posto, per un ragazzo che se studia non lavora e se lavora non studia, per una donna che sente le lancette del proprio orobilogio eppure la voglia e il bisogno di un bimbo sono ancora il motore della sua vita, per un malato che non ce la fa più di soffrire e per la madre che deve riconsegnare la sua tessera elettorale perché la polizia ha ammazzato suo figlio di botte e nessuno fa niente! No, per un italiano così non c’è più programma elettorale che possa bastare! Siamo una platea che s’è alzata in piedi e la favola non se la mangia più! Ma la afferra e la vuole rompere in testa a chi quella favola la vuole ancora cantare! Siamo un branco di bestie divise e che sputa addosso al tricolore, da una parte, vanno a Predappio dall’altra! Siamo divisi su tutto perché non esiste trasmissione televisiva che non sia impacchettata per farci odiare e ammazzare dagli altri e da noi stessi!
Siamo brutti. Siamo schifosi. Siamo il popolo che applaude Dell’Utri e Schifani e dà dello “squadrista” a chi invece ha ancora il coraggio di indignarsi! Di alzarsi in piedi e di gridare! A “W Giancarlo Caselli, W il pool antimafia!” lo hanno ammazzato, e chi di noi lo sa! Una scossa elettrica come un proiettile deviato da un calcinaccio in una piazza che per te si chiama Alimondi, per me si chiama Giuliani!
4 orizzontale: il popolo italiano li ignora da vivi e li adora da morti: EROI! L’ultimo ha il nome di un Angelo… e non saranno mai quelli della tv! Gli eroi sono quelli che si ammazzano su una catena di montaggio per sfamare i propri figli senza scendere a compromessi. Che rinunciano alle cure e ai medicinali perché il loro sogno è un figlio che si laurea. Che si laurea per poi andare a fare il precario o il cameriere o il call center che ci rompe l’anima a tutte le ore! Perché la mafia è facile, ma se sai che se sei lì 8 ore al giorno è perché te lo impone Lei, Cosa Nostra, quella montagna di merda capitanata da un buffone pagliaccio ipocrita e volgare, che quando compare in quella maledetta scatola prendi tuo figlio e gli giri la testa per non fargli vedere lo schifo di cui siamo capaci!
Questo ha capito Nichi Vendola! 4 giornalisti mandati dal Sistema con l’intento di metterlo in difficoltà e che invece si sono rivelati 4 fornitori di assist stupendi per mandare Nichi Vendola in gol, ancora e ancora una volta! Sembrava di sentir l’”OOOOOOOOOOHHHH” da stadio quando Totti sta calciare il rigore ad ogni risposta che stava per dare… ad ogni sua presa di respiro con la quale avrebbe accesso la folla incendiandola di orgoglio, ad ogni risposta, dopo ogni domanda. E la cosa più bella era vedere come Nichi ascoltava con sentito rispetto anche il giornalista più palesemente di destra!
Un Uomo. Un signore!
No, non mi meraviglio che oggi Vendola piaccia nella stessa misura a una giovane insegnante come a un ricco imprenditore. Perché Nichi ha quel Pathos che ti fa capire che gli imprenditori non sono tutti uguali, e lo fa capire anche ha un ottuso “comunista” come me! Che non sono tutti come quell’individuo che risponde al nome di Marchionne, osannato da Raiset ai tempi della fusione solo perché era in cantiere l’idea piduista di cancellare il Contratto Nazionale sputando in faccia alla nostra bandiera che neanche più il suo supremo rappresentante vuole tutelare! Una fusione non viene mai perché le cose vanno bene, sia per le banche e sia per le auto! Una fusone imprenditoriale viene sempre perché le cose non funzionano più, e da soli non si resta in piedi!
Ma Raiset si preoccupò di creargli un’aureola, l’aureola del capace, del “vissuto”… un’aureola simile noi la conosciamo bene… se la mise in testa Berlusconi quando si presentò agli italiani!
Ecco perché contro Vendola non basta agitare lo spettro del “Romantico e bravo ma solo a parole”! E’ da qualunquisti fare così! E’ proprio grazie alla vertiginosa caduta libera del nostro Paese che ci siamo accorti di lui. Il nostro Paese traghettato dall’assurdo all’ormai accettato disgustoso malcostume spacciato in tv e fecondato nel grembo di un 12enne che odia un pakistano solo perché pakistano! Questo treno nero e a chiazze verdi guidato da Bossi-Tremonti-Riina e Provenzano con il tacito assenso di Bersani e il Vaticano!
Bè, per quest’Italia sembra proprio non esserci più spazio quando senti parlare Nichi Vendola! Lo consigli ai bambini, agli ammalati, alle persone tristi, agli sfruttati e agli emarginati, Nichi vendola è una nuova pagina di un romanzo che si può ancora salvare… che iniziò bene per poi schifare… ma siamo pur sempre il popolo Italiano, e Nichi ci sta facendo tornare a riempire i polmoni di orgoglio quando lo pronunciamo! “Io sto con Nichi e con chi a quest’Italia vuole ancora bene!” Erano anni che non succedeva! E che piaccia o no, ma a Nichi basta ascoltarlo parlare per tornare a crederci! Per innamorarsi di lui! Per dire “per fortuna che lui è gay!”, così se vince perderanno terreno anche molti stupidi luoghi comuni che infangano l’onore dell’Italia attraverso sconvolgenti pagine ci cronaca che fanno il giro del mondo deridendo il tricolore! Se vince Nichi Vendola vincono tutti gli omosessuali, anche chi come Amaro&Gabbano non lo meriterebbe! Vinceranno tutti coloro che odiano lo Stato italiano perché debole con i forti e pugno di ferro con i deboli! Non c’è bisogno che torni baffone! Basta che a Internet non mettano il bavaglio e che Raiset non continui a raccontar di ciotole per cani quando l’Italia trema, frana e Vendola riempie piazze e cuori della gente! Nichi Vendola è una dono del Cielo, di un Dio che ci guarda e pensa che finalmente sia terminata per noi anche la stramaledetta quarta settimana! Forse perché per molti il 2012 è in arrivo, forse perché il capitalismo è alla frutta e ha incastrate sotto le unghia le croste del fondo del barile! Perché anche Obama ha deluso e Rattzingher sembra davvero l’ultimo Papa come disse Nostradamus!
Quando sei lì ad ascoltare Nichi, credimi, tu di un programma elettorale non ne vuoi sentir parlare! Ma vorresti salire sul palco ed abbracciarlo di baci! Perché sorridi sereno quando noti che anche la borghese lo sta applaudendo, e non per “fare” la borghese, ma perché anche quell’agente in blue jeans ha una moglie e un figlio da sfamare! Nichi Vendola accorcia le distanze! È il nemico numero 1 della televisione italiana! È il Gino Strada che raccoglie i bambini feriti sotto i colpi delle “missioni di pace” e non ha tempo per spiegare a chi spara, ma ha fretta di curare chi muore!
Lasciatemelo dire, Nichi Vendola è la cosa più bella che ci potesse capitare, e anche se non dovesse “bastare” a invertire la pietosa rotta che gentaglia affiliata al Sistema dei berluscones ha inflitto all’Italia, comunque resterà alla Storia! Chiunque lo ha ascoltato dal vivo sa le mie parole.
In un’epoca in cui il Presidente della Repubblica destituisce dal suo mandato un sindaco eletto dal Popolo perché fa la raccolta differenziata meglio di tutti, e invece firma leggi vergogna come lo scudo fiscale e non alza un dito contro chi col tricolore ci si pulisce davvero il deretano, signori, non esistono tragedie greche capaci di narrare. Quando una classe politica ormai consapevole di essere allo sbando più totale, al governo dal 2008 col consenso di 2 italiani su 10, che sta infangando irrimediabilmente l’Onore della nostra Divisa e la reputazione dell’Arma sequestrando carriole e picchiando vecchietti terremotati…; ora la tv non riesce più a imbambolare le masse dicendo loro che no-global vuol dire delinquente! No, quando ascolti Nichi Vendola no-global vuol dire NO ALLA GLOBALIZZAZIONE! No al fatto che puoi chiudere in Italia e aprire in Romania e spacciarti per “imprenditore”… No, la verità è che Nichi Vendola fa paura! Fa paura innanzitutto alla mafia, e con lei a tutti i poteri forti racchiusi nel 10% degli italiani strasazi del 90% delle ricchezze dell’Italia! Nichi Vendola non lo vuole il Papa, ma non perché è frocio!, ma perchè arriva al cuore della gente come lui non ha mai saputo fare dalle inedite “tre fumate nere” della Storia!
Il mondo è alla frutta e Nichi Vendola non è il Messia, ma in quest’era fatta di disgrazie e di tragedie, di padri che uccidono i figli e di figli che massacrano le madri, bè, Nichi Vendola è l’unica buona notizia che si sente nell’aria!
Crescere con dei valori che poi da adulto scopri essere soltanto carta straccia buona a farti stare male e a complicarti la vita perché tu la schiena non la piegherai, non ha prezzo, per la Repubblica delle banane!; fatta di veline prostitute e ministre, di Ministri avanzi di galera che sputano in faccia al popolo dopo che sono riusciti a saldargli fette crudo attorno agli occhi! Di gentaglia che l’ergastolo equivarrebbe all’indulto e che invece è lì seduta in Parlamento e può decidere per me! La terza media di Bossi e il dottorato del pizzaiolo sotto casa erano solo l’anticamera dell’inferno targato Raiset! Targato PD/L! Perché l’Italia che amavo è morta il 20 luglio del 2001 a Genova, quando un uomo che oggi scala consensi anche a sinistra era il ministero dell’Interno e oggi la sinistra senza palle vorrebbe con sé!
Bè, che bell’effetto fa ascoltare Nichi Vendola… non me l’aspettavo così questo articolo…
Per dovere di cronaca e di onestà intellettuale, caro Nichi, io non ti voterò! No. Sono convinto che a breve sarai il degno Presidente del Consiglio della Repubblica italiana, grazie a Dio. Ma non ti voterò, caro Nichi, perché io infervorato dalla Sinistra e i suoi Valori di Giustizia, Lavoro ed Uguaglianza, grazie a Dio ce li ho nel DNA grazie a Salvatore Tedeschi, Partigiano della Brigata Maiella, vissuto nella mia famiglia in quanto mio nonno putativo! E grazie a mia madre e a mio padre, che mi hanno fatto studiare, a mia sorella che anziché rivelarmi che fossi di sinistra sin da bambino, mi ha messo in mano i libri e la Storia!, cosicché io oggi possa avere gli strumenti per interpretare la realtà che mi circonda, e non tentennare mai! E grazie anche alla mia maestra, una Donna che oggi sarebbe fiera ed orgogliosa di prendere a schiaffi la Gelmini e tutti quegli ingordi porci che sniffano cocaina sulle nostre auto blu e depenalizzano la pedofilia “lieve”! Forse perché lieve è la loro capacità di guardare in faccia i loro figli, e i loro ex-elettori il giorno che saranno dentro 4 metri quadri puzzolenti di piscio! Quando vorranno anche loro impiccarsi con il filo di seta meritando invece un grande fratello spietato, 24 ore su 24, e se la cella sarà illuminata lo sarà solo perché molti italiani meriterebbero il gusto di guardarli marcire dietro le sbarre anche nel buio della notte!
No Nichi, come vedi io appartengo agli esasperati! E quando Grillo parla di chiudere le banche domani mattina e lavorare 30 ore settimanali, uno come me gode molto di più, Nichi! Perché l’amore delle parole e l’amore del vero erano sentimenti in voga che ci hanno fatto belli e grandi, sì, ma oggi siamo alla frutta, e quindi al sodo, a riforme che interpreterebbero la Costituzione alla lettera per mandare in galera tutta la classe politica ma prima deve svuotare le tasche! Perché quelli come me non vogliono Berlusconi in galera, no, vogliono Berlusconi in galera e tutti i suoi beni mobili e immobili sequestrati e a beneficio delle classi più povere! Lui e tutti gli altri! Voglio una piazza in ogni città intitolata al generale Dalla Chiesa, a Pippo Fava, a Falcone e a Borsellino, e voglio un riconoscimento che incoroni Roberto Saviano a patrimonio dell’Umanità adesso ch’è vivo! E mi piacerebbe avere l’elenco di tutti i carabinieri e i poliziotti che a Genova quel giorno picchiarono come i peggiori delinquenti non hanno mai fatto, con quella rabbia e quella cattiveria spietata figlia soltanto di un odio fascista che nulla dovrebbe avere a che fare con la nostra Divisa della Polizia di Stato! Io sono e resto fino alla morte un antifascista puro sangue e un comunista fino all’osso, grazie a Dio!
E non ti voto, Nichi, perché sono convinto che cadrai sotto i colpi dei dirigenti del PD! Gli infiltrati! Coloro che sono lì a farci credere che a Moro lo hanno ucciso le Brigate Rosse! No Nichi, le tue parole sono immense, e il tuo impegno è sincero come il sorriso di una madre, ma quello che dici lo realizzi se guardi a Marco Ferrando e prendi le dovute distanze da gente come Rutelli, la Bindi e Bersani!
Tutto ciò che dici è bello, ma non lo può essere con chi in Italia a distrutto la Sinistra, la Sinistra che sento che tu ami.
Pescara, 8 settembre 2010
Mirko Leandri
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