La vicenda dell'Itrec ci ha insegnato ormai tante cose su questa Regione. Gli amministratori regionali rassicurano sempre su tutto, ma non mostrano mai i dati, e ci riferiamo al famoso registro tumori, richiesto numerose volte ai Tavoli della Trasparenza dalle associazioni e dai movimenti e mai illustrato dal presidente De Filippo, che ha sempre rassicurato sulle statistiche e sulla media dei tumori in Basilicata.
Gli unici dati reali e inconfutabili, invece, sono i soldi che si spendono per fare monitoraggi che presentano grosse lacune (vedi gli inquinanti petroliferi non monitorati costantemente e gli inquinanti che si controllano, ma non si pubblicano, come l'idrogeno solforato, gli IPA ed i COV), e che non portano da nessuna parte se non per giustificare l'operato istituzionale nei confronti dei cittadini. E questo vale per le attività petrolifere, le discariche e tutte le altre attività inquinanti autorizzate dalla Regione Basilicata. I monitoraggi restano un palliativo quando i limiti di emissioni italiani dell'industria petrolifera - come nel caso dell'idrogeno solforato - sono addirittura 6000 volte superiori a quelli dell'OMSOrganizzazione Mondiale della Sanità (0,005 ppm secondo OMS contro i 30 ppm dell'industria petrolifera italiana), o come il caso della diossina generata da inceneritori e industrie siderurgiche. I monitoraggi dell'Itrec, chiesti da oltre cinque anni, si riassumono in quattro numeri incrociati, vecchi di oltre un anno (10/2007), sul sito della Regione Basilicata, sezione "Tavolo della Trasparenza". Poi, ci sono sempre le rassicurazioni del Direttore dell'Arpab, Sigillito, che erò non fa il bagno in tutti i mari e i fiumi lucani, che non beve l'acqua di tutte le dighe e che non respira l'aria di tutta la regione. All'Itrec manca ancora il "piano di emergenza nucleare esterno" per tutelare le popolazioni ora che entrano nel vivo le operazioni di decommissionng; non è stata mai fatta un’indagine epidemiologica e gli incidenti classificati come malfunzionamenti non sono mancati in questi ultimi anni (vedi fossa irreversibile e condotta a mare).
E' conclamato che chimica e radiazioni sono le principali cause ambientali scatenanti delle malattie tumorali. Controllare il grado di inquinamento per scoprire che ci ammaliamo non è il massimo. E’ preferibile limitare le emissioni alla fonte con una legge regionale per gli inquinanti petroliferi, la diossina e le radiazioni ionizzanti dell’Itrec. La curva dei tumori regionali rispetto a quella nazionale tende a salire e l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza, ha confermato in una teleconferenza dell'11 Febbraio 2009 che avremo il punto di pareggio nel 2010, ossia l'anno prossimo e magari tale limite lo si supera negli anni successivi. Bel traguardo che si presta a raggiungere una regione agricola e turistica, dai prodotti biologici.
Bel regalo a tutti i lucani che sono andati via per mancanza di lavoro e a quelli che restano e che si ammalano, mentre a scoprirlo sono le indagini nazionali. Nella teleconferenza regionale ci ha colpito la "leggerezza" con cui si parla di queste malattie come se fossero numeri e statistiche delle indagini sui gradimenti televisivi. Sicuramente, sarebbe molto istruttivo proporre un viaggio agli amministratori e politici regionali tra i malati del Crob o degli Hospice regionali, dove si tocca con mano la sofferenza di chi non avrà più un futuro e di tutti i familiari che soffrono vicino ai propri cari. Per cui fanno bene i lucani ad opporsi alle attività estrattive, alle discariche e tutte le attività inquinanti che la classe politica regionale permette di realizzare in questa regione alle lobby e multinazionali che depredano il territorio e non portano alcun beneficio alle popolazioni locali.
Il tuo voto ad un uomo così
"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".
Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)
venerdì, febbraio 13, 2009
Terra di Basilicata: tumori, scorie e petrolio
Movimento NoScorie Trisaia
Due ettari di terreno dismessi dell'ex sito industriale della famiglia PETRUZZELLI (l'ex stabilimento che produceva conglomerato cementizio, prodotti in cemento armato prefabbricato e conglomerato bituminoso), a ridosso delle case degli atellani, bastano per fare stare tranquilli i cittadini del paese che non sanno la situazione ambientale in cui versa il sito dismesso ove regna soltanto degrado e abbandono. Lo sapevate che proprio quei maledetti capannoni sono ricoperti dalla più grande copertura in eternit del territorio di Atella? Per non parlare, poi, dei residui tossici rinvenienti dalla lavorazione dei cementi e del bitume (tutti rigorosamente cancerogeni!!!). Invito tutti i lettori e la comunità locale ad attivarsi almeno con dei striscioni che denuncino lo stato attuale del sito di Petruzzelli che é una vera bomba ecologica alle porte del ns. bel paesino dove non si può soltanto campare di ricordi... Occhio dunque cari cittadini di Atella. E mi rivolgo soprattutto al Comune per svegliarlo dal torpore post-elettorale. La luna di miele é finita!!! Caro Roberto, vedi che quella situazione del sito Petruzzelli deve essere risolta con un massiccio interfento di bonifica ambiantale e, io in particolare, avviereri uno screening della salute rivolto a tutti i cittadini di Atella, alla luce anche dell'eco mostro della discarica che, crediamoci, può rivelarsi la nuova Seveso del comprensorio (insieme a Fenice). Saluto tutti i lettori e mi auguro di aver, quanto meno, suscitato il giusto interesse verso il sito segnalato. E quella benedetta/maledetta fontana di acqua minerale? Abbiamo notizie sullo stato di salute della sua acqua? La possiamo bere o no???? Se no, inviterei il Sindaco a metterci un tappo di cemento sopra ed a emettere Ordinanza di divieto di uso delle acque che hanno rinfrescato le panze e le gole di Atellani e non. Ciao a tutti.
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