Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

domenica, marzo 21, 2010

Atella, lavoratori pronti a rilevare lo stabilimento Vicenzi

di FRANCESCO RUSSO

ATELLA - Da quindici mesi sono in cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. E presto potrebbero finire in mobilità. Ma i lavori dello stabilimento della ex Vicenzi di Atella non si danno per vinti. Ed alcuni di loro starebbero pensando di mettere su una cooperativa, per la gestione degli impianti produttivi fermi ormai damesi. «Un gruppo di operai - ci spiega il segretario regionale della Fai Cisl, Antonio Lapadula - sta mettendo su un'idea progetto, per la gestione degli impianti dello stabilimento di Atella. I lavoratori stanno studiando la forma associativa più idonea, che potrebbe essere una cooperativa. A mio avviso - dice ancora - si tratta di una idea positiva, che permetterebbe di avviare finalmente gli impianti». La cooperativa per la gestione dello stabilimento, ad oggi, è ancora un'ipotesi. Ma l'iniziativa potrebbe incontrare consensi, anche da parte della Regione Basilicata. «Credo che per realizzare un progetto del genere - dice in merito Lapadula - bisognerebbe trovare un'intesa tra le varie parti interessate, come la Regione e la stessa Vicenzi che ha deciso di chiudere gli impianti. Questo, per garantire un minimo di produzioni allo stabilimento di Atella, che nel frattempo inizierebbe a rivolgersi al mercato e a lavorare per diversi marchi. In pratica, la cooperativa potrebbe operare anche per conto terzi, in modo da avere una continuità produttiva». Nei prossimi giorni sarà convocato un incontro in Regione, proprio per fare il punto sulla situazione dello stabilimento di Atella. «In quella riunione, voluta dall'assessore alle attività produttive, Gennaro Straziuso - spiega Lapadula - si saprà qualcosa in più sul futuro dei lavoratori, che ormai da oltre un anno sono in cassa integrazione straordinaria. Sarà anche l'occasione, perché no, per parlare del progetto dei lavoratori che intendono costituire la cooperativa». La fabbrica di Atella, ricordiamo, è chiusa da quando la proprietà, nel 2008, decise di cessare le attività, rinunciando anche ad finanziamento pari a 10 milioni di euro per la realizzazione di una nuova linea. I soldi sarebbero dovuti arrivare in buona parte dalla partecipazione ad un bando regionale per usufruire di fondi comunitari. Il 31 ottobre del 2008, giorno di scadenza del bando, la Vicenzi si tirò indietro annunciando prima la volontà di ridurre il personale del 60 per cento, e dopo alcune settimane, di voler chiudere definitivamente la fabbrica. «I lavoratori - continua Lapadula - attendono risposte. Ben venga quindi, il progetto di una cooperativa, che eviterebbe la fine di uno stabilimento che ha ancora molto da dare per l'economia del nostro territorio. E' chiaro però, che nel caso dovesse essere avviato, le istituzioni regionali dovrebbero sostenere quel progetto».

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