ROMA – Dopo cinque mesi di trattative e il continuo stato di agitazione dei lavoratori è stato definito ieri presso la sede della Confindustria della Basilicata l'accordo sul futuro occupazionale e produttivo della MisterDay di Atella (Potenza), stabilimento dedicato alla produzione di biscotti e di prodotti da forno del quale la proprietà aveva annunciato la chiusura.
L'accordo prevede, nello specifico, spiega una nota della Flai-Cgil, l’avvio di un processo di reindustrilizzazione del sito promosso dalla Regione Basilicata che impegnerà MisterDay a cedere sia lo stabilimento che il marchio ad un gruppo industriale già impegnato nel settore con il mantenimento di almeno il 50% della manodopera impiegata nella precedente attività.
Per i 150 lavoratori è previsto, inoltre, il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per tre anni, erogata per i primi due anni dal Ministero del Welfare e per il terzo dalla Regione, e un sistema di incentivi alla mobilità.
«I termini dell’accordo» – ha dichiarato il Segretario nazionale della Flai-Cgil Roberto Montagner – «scaturiscono dalla volontà delle Organizzazioni sindacali di dare una continuità produttiva al sito di Atella e dalla straordinaria mobilitazione messa in campo dai lavoratori che per mesi hanno bloccato i cancelli impedendo la dismissione dei macchinari». «Anzichè accettare supinamente i licenziamenti in tronco» - ha continuato Montagner – «abbiamo puntato tutto sulla reindustrializzazione del sito di Atella perché crediamo che la crisi si possa sconfiggere solo investendo su occupazione e sviluppo e non abbandonando definitivamente le produzioni». «Il gruppo MisterDay e la Regione Basilicata» – ha concluso il Segretario nazionale della Flai-Cgil – «dovranno ora impegnarsi a ricercare i gruppi industriali interessati a rilevare l’attività produttiva e dare seguito agli impegni assunti».