Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, febbraio 28, 2008

Tutta un'altra cosa!

Verso l’altrATELLA desiderata…
Atella è un paese che,ormai da più di un decennio, vive una situazione politica drammatica, caratterizzata da una miopia ed incapacità nel gestire la polis che si ripercuote in tutti gli ambiti da quello sociale a quello economico, passando per l’ambiente.
Questo stato di cose rappresenta la prova tangibile dell’assenza di un giusto e fondamentale rapporto tra gli amministratori e i cittadini nel nostro comune.Una classe dirigente assente, distaccata dalla società, quasi prepotente, incapace di ascoltare le esigenze e le istanze che arrivano dal basso, dai cittadini.
Il fatto che lo schema politico fondamentale dell’incontro tra le esigenze della popolazione e le possibilità economiche e strutturali del comune non venga assolutamente preso in considerazione crea una personalizzazione della politica, una autoreferenzialità della classe dirigente della quale francamente non abbiamo bisogno se vogliamo dare una prospettiva adeguata alla nostra comunità.
Rappresentavano e rappresentano soltanto un cartello di partiti e persone interessate ad andare al governo di Atella.Non hanno in definitiva nessuna proiezione e metodologia per cambiare il modo di fare politica in questo paese.
A queste persone interessa solo governare.
Rimaniamo come bloccati in un fermo immagine degli anni ottanta, niente si muove, niente cambia, vi è solo una linea di continuità di gestione nelle diverse amministrazioni che si sono susseguite nell’ultimo decennio.

Il nostro progetto politico è ben diverso.
Partiamo dall’idea che bisogna cambiare la metodologia di amministrare la cosa pubblica.
Rappresentiamo il contrario del poltronismo a tutti i costi, l’elemento di discontinuità nella gestione della politica classica, nella sua accezione atellana.
Rappresentiamo un progetto politico che della collaborazione e dell’interazione con i cittadini vuole fare la sua colonna portante.
Il nostro progetto politico parte con l’adozione della pratica della Democrazia Partecipata.

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