“Condividiamo l’appello firmato da tutti i gruppi consiliari (ad eccezione del Pdl) della Regione Basilicata per il ritiro delle lettere di contestazione di addebiti con sospensione cautelativa dal lavoro di tre operai della Fiat Sata di Melfi, di cui due delegati sindacali Fiom. Le forze politiche, a partire da quelle del centrosinistra si prendano in carico questa vicenda e sostengano le giuste richieste delle organizzazioni sindacali. Il documento approvato dalle forze politiche presenti nel Consiglio Regionale della Basilicata e'un fatto di grande rilievo e testimonia che su questioni così rilevanti come il diritto al lavoro, il rispetto del diritto di sciopero e della dignità dei lavoratori, non ci possono essere differenzazioni tra i partiti. E’ anche un segnale politico importante rivolto alla direzione dello stabilimento di Melfi e al management della Fiat”. E’ quanto afferma in una dichiarazione, il portavoce nazionale di Sinistra Ecologia Liberta’ Nichi Vendola.“Auspichiamo inoltre – prosegue il leader di Sel - la ripresa del dialogo tra le parti al fine di evitare ulteriori tensioni all’interno della piu' importante fabbrica lucana e al tempo stesso si rispettino i diritti dei lavoratori e le regole democratiche di cui il diritto di sciopero e' parte fondante. Dobbiamo registrare purtroppo, che l’esperienza di lotta conosciuta come “la primavera degli operai della Fiat di Melfi” promosso dalla Fiom e che ha rappresentato una esperienza positiva, non è servita da lezione ai “falchi” della Fiat che continuano a sottovalutare il livello di tensione esistente in tutti gli stabilimenti del gruppo soprattutto dopo la vicenda Pomigliano.Per noi – conclude Vendola - quello che accade nella più grande fabbrica del Mezzogiorno e' un fatto che ci appartiene e ci riguarda perche' la politica e' prima di tutto impegno affinche nessun diritto in nessun luogo venga sospeso. A Melfi con l’atto compiuto dalla Fiat si vuole sospendere il diritto allo sciopero e l’esercizio della rappresentanza democratica. In questa difficile congiuntura economico-sociale atteggiamenti aziendali che fanno tornare le relazioni sindacali indietro agli anni piu' bui di scontro tra lavoratori-sindacati ed azienda oltre a ledere diritti individuali, mettono a rischio gli interessi generali della nostra comunita' e dell’intero Paese”.
Il tuo voto ad un uomo così
"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".
Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)
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