Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

domenica, giugno 21, 2009

Gli indifferenti


Una proposta: chiediamo in prestito 4 o 5 carrette del mare a quei gentiluomini che gestiscono il traffico di disperati nel Mediterraneo, rastrelliamo tutti i mantenuti dalla criminalità politica e li imbarchiamo verso le coste africane. Se i paesi africani non ce li rispediscono indietro indignati, noi chiediamo di fare a cambio. In Italia vengono tutti i cittadini dei paesi africani che desiderano vivere qui e noi gli mandiamo i nostri. Gli mandiamo tutti quelli che con l'avvicinarsi dell'età lavorativa scendono in campo, non nel senso di campo di coltivazioni (magari) ma nel senso che scoprono la vocazione per la politica, tutti quelli che si annoiano negli uffici dei palazzi governativi perché dopo aver letto il giornale e aver navigato su internet non sanno come trascorrere il tempo fino al timbro di uscita, tutti quelli che dopo anni di ignavia e di tedio passati, nei loro miseri paeselli, a lucidare la carrozzeria della loro Mercedes di quarta mano (orgoglio meridionale) coronano il loro sogno di indossare la Divisa ( i sogni però si pagano in contanti), tutti quei “professionisti” che li lasci ingegneri e li ritrovi sindaci ( perché da “semplici” ingegneri dovrebbero farsi il culo per guadagnare in quanto il guadagno sarebbe proporzionato alle capacità), tutti quei dipendenti ospedalieri che si moltiplicano in modo esponenziale come funghi in autunno (nei paesi dove ce n'è uno, dopo tanticchia triplicano). Potremmo imbarcare anche le ronde nere e le ronde verdi, ma saremmo costretti a buttarli a mare perché neanche il Nyanmar gli darebbe asilo politico.
Ma come fanno gli Italiani brava gente a non arrossire di vergogna quando starnazzano che il clima di insicurezza è dovuto alla presenza di stranieri? Come può il paese leader mondiale per esportazione di organizzazioni criminali sanguinarie e pericolose blaterare di romeni ladri e africani spacciatori con l'aggravante dell'abbronzatura? La rovina dell'Italia è l'italiano medio. Colui che si sveglia la mattina e fa colazione mentre il TG5 opera il quotidiano lavaggio del cervello, va a lavoro a bordo di tutti i suoi risparmi, giace al bar per almeno 1/3 della sua giornata, quando non guarda la partita si preoccupa che i figli crescano idioti e maleducati come lui, non ha mai letto un libro ma con la proverbiale prosopopea dell'ignorante dà lezioni su tutto e giunta la sera, sazio e appagato della sua nullità, si gode lo spettacolo televisivo delle meravigliose avventure di miserabili come lui. Dopo ciò che è successo a Napoli il 26 Maggio scorso, quando un italiano incontra un romeno dovrebbe abbassare lo sguardo e sentirsi sconfitto.

P.S. Se a qualcuno dovesse prendere fuoco la coda di paglia può addebitare l'incendio alla sua viltà e non certo all'autore del post.

0 commenti:

Posta un commento