Oggi è di strettissima attualità parlare di costi della politica,della loro sproporzione e quindi della necessità di tagliarli o quantomeno di contenerli.
E quando vengono nominati il nostro pensiero subito corre a Roma, tra i banchi del parlamento o dei vari ministeri dove siedono i nostri rappresentanti; ma risulterebbe riduttivo se il nostro pensiero si fermasse lì e non considerassimo quella galassia di apparati ed enti di sottogoverno quali Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane,ecc...
I componenti tutti di queste istituzioni vanno a costituire quella che i giornalisti Stella e Rizzo hanno chiamato La Casta nel loro omonimo best-seller.
Ritornando ai nostri parlamentari, essi risultano i più numerosi in rapporto alla popolazione e i più pagati tra i loro colleghi europei, mentre in Italia i salari sono i più bassi del vecchio continente. E’ evidente, quindi, che tra palazzo e società c’è un distacco abissale, accentuato ulteriormente dalla sfiducia dei cittadini nei confronti della politica perché incapace,quest’ultima, di dare risposte ai problemi reali del paese e che preferisce disperdersi in lotte di potere intestine.
Questo governo di Centro-Sinistra ha fatto(finora) ben poco per ridurre questi costi,se non una moratoria per l’istituzione di nuove province. Questa moratoria “colpisce” la Basilicata e il Vulture in particolare in quanto Melfi,a quanto sembra, avrebbe tutte le carte in regola per diventare provincia.
La nuova provincia di Melfi comprenderebbe 26 comuni: Melfi, Rapolla, Barile, Cancellara, Castelgrande, Rionero in Vulture, Atella, Filiano, San Fele, Rapone, Ruvo del Monte, Pescopagano, Banzi, Palazzo San Gervasio, Montemilone, Lavello, Venosa, Maschito, Forenza, Ginestra, Ripacandida, Genzano di Lucania, Acerenza, Pietragalla, Muro Lucano e Oppido Lucano.
La prima richiesta risale addirittura al 1866 e da allora sono numerosissime le successive richieste, e nell’ultima ondata di nuove province(2005) è andata a un soffio dalla realizzazione.
Il territorio che ricadrebbe in questa provincia è caratterizzato da una certa omogeneità e l’istituzione si fonda su motivazioni economiche, geografiche, culturali e sociali.
Probabilmente, pertanto, la provincia di Melfi avrebbe, più di alcune già formalizzate o di altre candidate a diventare tali, i presupposti e le prerogative per essere istituita, ma siccome non siamo affatto in un periodo di vacche grasse sarebbe giusto, più che utile, andare con i piedi di piombo in questa questione.Anteporre a questa faccenda, dando un forte segnale della concreta volontà di ridurre i costi della politica, riordinando e semplificando la pletora di enti, Comunità Montane, Asl di piccole dimensioni che affollano la già lenta e costosa macchina governativa, costi quel che costi!
Il tuo voto ad un uomo così
"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".
Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)
sabato, gennaio 19, 2008
Costi della politica e Melfi provincia
Alessandro Pietropinto
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