Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

martedì, novembre 06, 2007

Venerdì 9 Novembre - Sciopero generale e generalizzato



Contro la precarietà e il "pacchetto welfare" imposto da governo, sindacati confederali e confindustria





Il 9 novembre è stato indetto uno sciopero generale e generalizzato contro la precarietà e il "pacchetto welfare" imposto da governo sindacati confederali e confindustria.Appare ormai quasi superfluo ricordare come la precarietà sia fino in fondo una questione sociale. Gli esempi concreti di precarietà, affiorano sempre più da ciò che in senso capitalistatico si definisce "organizzazione del lavoro", con moltissime tipologie di lavoratori e lavoratrici sfruttati in base a contratti che rendono la flessibilità molto utile ai padroni, terribile per chi deve portare a casa uno stipendio per vivere. Il governo di centrosinistra, in tutte le sue componenti, è responsabile non solo della conferma dei cardini della legge 30, ma anche di un evidente generale peggioramento delle condizioni di vita e lavoro per milioni di persone.Ma la precarietà, è divenuta una condizione generale imposta a tutti: a chi lavora in fabbrica, con contratti a tempo determinato, ma con salari da fame, turni massacranti e con la prospettiva di pensioni ridicole.A chi è anziano e non riesce ad arrivare a fine mese con la minima sociale che somiglia più alla carità che a un diritto.A chi studia, e per pagarsi l’università deve lavorare in nero, a intermittenza, a chiamata.
Se un tempo si diceva che la fabbrica modellava il ritmo della vita, l’aspetto delle città, la conformazione dei diritti e le modalità con cui si poteva accedervi, oggi è la precarietà a costruire la nuova fabbrica, che è diventata sociale e diffusa.Essa si estende territorialmente in città e metropoli, e tenta di piegare alle logiche del neoliberismo ogni attimo della nostra vita.Comparti di questa fabbrica sono anche i territori devastati dalle grandi opere, o sequestrati dalle servitù militari. Oppure trasformati in grandi discariche dannose alla salute.Isole produttive della fabbrica della precarietà sono i Centri di detenzione per migranti, dove la gente è anche costretta ad uccidersi.
Per tutti questi motivi in svariate città italiane lo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base per venerdì 9 novembre assume un carattere di generalizzazione con parole d’ordine comuni:

  • Contro la precarietà, per il reddito per tutt@
  • Contro la militarizzazione dei territori e le grandi opere, per la salvaguardia dei beni comuni
  • Contro la criminalizzazione di chi lotta, per un altro mondo possibile
  • Contro chi vuole farci lavorare per tutta la vita
  • Per il diritto alla mobilità e per la libera circolazione di ogni essere umano

L'appuntamento è:

Potenza Presidio alla Regione ore 9,30

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