Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

domenica, maggio 10, 2009

Franitalia

Viaggiatore stanco ci scrive ancora: la frana sulla ex S.S.93, i terremoti, i viaggi con trenitalia...buona lettura.

Il mio viaggio continua. Questa volta non in automobile attraverso frane e smottamenti lungo la declassata(di nome e di fatto) SS93, oggi strada provinciale, ma in treno, nel declassato Eurostar, oggi Eurostarcity(un nome nuovo e prestigioso per un treno vecchio, un bluff insomma). La frana è ancora lì dove l'avevamo lasciata, causa amministratori comunali e provinciali (degni protagonisti delle più surreali novelle pirandelliane) impegnati in ardui equilibrismi diplomatici al fine di designare i candidati per le imminenti elezioni amministrative ( ma non venivano acclamati a gran voce dai comitati cittadini dei partiti?) e causa Protezione Civile impegnata in Abruzzo. I civili di Atella, Filiano e viciniori possono attendere a meno di un provvidenziale terremoto che ci permetta di ricostruire, oltre ai pollai, come successe nel 1980, anche le strade (chi non ha tirato su il palazzo di 2 piani laddove prima del sisma c'era la capanna della legna o il granaio di 3 metri per 2?). Fino ad un anno fa chi viaggiava sulla tratta Lecce-Milano sedeva sulle comode poltroncine dei treni Eurostar, treni veloci e piuttosto confortevoli, oggi invece viaggia sopra un brand. Gli Eurostarcity altro non sono che i treni sui quali i miei genitori raggiungevano Milano 35 anni fa con il marchio “Eurostar” dipinto sulla carrozzeria. Hanno preso i vecchi treni che in Francia, Germania e Spagna hanno distrutto per dignità e per rispetto dei loro cittadini o esposto nei musei delle antichità , gli hanno dato una mano di vernice, hanno “brandizzato” le fiancate (per giustificare il prezzo del biglietto, quello si “eurostar”) e privi del benché minimo ritegno vendono posti su questi treni- truffa. Trenitalia come Alitalia, un nome una garanzia. Fosse successo in un paese normocivilizzato ci sarebbero state le barricate e le rivolte dei cittadini sbeffeggiati, in Italia invece quello che conta è il marchio, la firma, il brand impresso a caratteri giganteschi così come gigantesco è il vuoto nelle menti. Lo sanno bene gli esperti di marketing che sono riusciti a trasformare, escogitando un nome evocativo, delle tradotte in treni superlusso, senza provocare l'indignazione di chicchessia. Che fine hanno fatto i veri Eurostar? Con un colpo di bacchetta magica sono diventati i Freccia Rossa ( in Italia basta un barattolo di vernice per progredire) della nuovissima Alta Velocità italiana. I treni sono sempre gli stessi, i prezzi sono stati moltiplicati per 3. Sapete chi altro è stato declassato da tempo? Noi. Da persone con una dignità e una mente pensante a bipedi con il bancomat.
Un viaggiatore stanco



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