altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

sabato, febbraio 26, 2011

Basilicata, il nostro Texas

Il comunicato dell'associazione Ola in risposta alle parole del presidente della Regione Vito De Filippo.Sul numero di marzo di Altreconomia tutta la vicenda

NO ALLA BASILICATA GRUVIERA PETROLIFERA-BOMBOLA DI GAS
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, auspica un nuovo impulso ai monopoli energetici: nuove ricchezze per pochi e nuove povertà e sudditanze per tutti. Finalmente il governatore ha ammesso ciò che noi della OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) e di No Scorie Trisaia, affermiamo da tempo. Il suo obiettivo era ed è quello di trasformare la Basilicata in un grande contenitore energetico per l’Italia e non per i lucani, pregustando affari di mercato, riducendola ad un'enorme “gruviera petrolifera-bombola di gas”, dove egli e le compagnie minerarie devono girare la manopola e gestire il rubinetto.

mercoledì, febbraio 16, 2011

"Ecco perchè non visiteremo l'azienda Consorzio Seari di Atella"

Il 4 Febbraio 2010, l'Organizzazione Lucana Ambientalista aveva espresso le sue critiche al consorzio Seari di Atella, e alla richiesta dello stesso, agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per l'“ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il consorzio Seari, da parte sua, aveva risposto con una lunga nota sul Quotidiano della Basilicata, terminando l'articolo con l'invito all'Organizzazione Ambientalista a visitare i suoi impianti per vedere sul posto il loro modus operandi. La OLA rifiuta l'invito replicando:

Non ci interessa visitare un centro per la produzione di Css, combustibile solido secondario, perché è una politica contraria agli interessi economici del territorio e, per i suoi effetti collaterali a valle del processo di incenerimento, contraria anche a quelli dell’ambiente e persino a quelli della corretta politica sanitaria del territorio. La Ola, pur apprezzando il tono garbato con il quale i responsabili della società rispondono alle critiche mosse, declina l’invito a far visita all’azienda nell’area industriale di Atella, subordinando la stessa ad una serie di risposte, che purtroppo oggi non possono essere fornite dall’azienda. Ben diverso sarebbe stato il nostro atteggiamento se l’azienda di Atella, anziché proporre la VIA regionale per la fabbricazione del CSS da destinare agli inceneritori e cementifici, avesse invece presentato alla Regione un progetto per la realizzazione di un centro di compostaggio di qualità (compost verde) per sostenere la vera raccolta differenziata nei comuni lucani, soprattutto quelli del Vulture –Alto- Bradano. Impiantistica questa tutt’ora assente che rischia di far fallire i progetti virtuosi dei comuni.

mercoledì, febbraio 09, 2011

Appello alla mobilitazione delle donne Domenica 13 Febbraio 2011

In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell'unità d'Italia – hanno costruito la nazione democratica.

sabato, febbraio 05, 2011

No al centro di produzione del combustibile da rifiuti ad Atella

La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) é venuta a conoscenza – dalla lettura del Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.4 del 1 febbraio 2011 – che la società “Consorzio Seari srl” ha presentato agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, al fine del rilascio del parere VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ai sensi della L.R. 47/98, un progetto di “ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale e dei rifiuti industriali per la produzione di Combustile Solido Secondario (CSS). Il progetto prevede l’aggiunta di una linea di trattamento meccanico all’interno dello stabilimento Seari di Atella”. La nuova linea consentirà di produrre il combustibile per gli inceneritori ed i cementifici lucani.

mercoledì, febbraio 02, 2011

Atella brucia...i rifiuti

I lavori di ampliamento della discarica di Atella, nonostante tutto, si avviano alla conclusione, e presto il sito sarà pronto per accogliere lo sversamento dei rifiuti atellani e dei comuni limitrofi, così come previsto dal Piano Provinciale Rifiuti. Nel frattempo, però, i lavori di bonifica della vecchia discarica non sono partiti, così come la differenziata del comune angioino resta al palo.
Ma la porzione di rifiuti di Atella che va in discarica è solo una parte sul totale: oltre al misero 7%(fonte: Regione Basilicata, 2009) di differenziata, il resto procede verso l'incenerimento come CDR(combustibile da rifiuti) o dritto dritto dentro Fenice a Melfi, anche se non si conoscono i dati reali dei rifiuti "smaltiti" nell'inceneritore melfitano.