altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, aprile 28, 2011

Fai la tua parte: NO all'autorizzazione permesso di ricerca dell’Eni “Frusci”

La regione Basilicata, in barba alle regole e evitando il confronto con i cittadini interessati, ha autorizzato ricerche petrolifere nei comuni di Potenza, San Fele, Pietragalla, Avigliano, Ruoti, Bella, Atella, Filiano, Baragiano e Pignola su una superficie di 240 kmq. Il permesso, denominato "Frusci", permetterà all'ENI di fare attività di prospezione e ricerca finalizzata alla estrazione di idrocarburi e studio del sottosuolo anche nel comune di Atella!

venerdì, aprile 22, 2011

L'impatto del petrolio in Basilicata

di Maria Rita d'Orsogna*

Sono passati diversi giorni dalla fine della «Copam 2011», la conferenza sponsorizzata da Assomineraria per mostrare che è possibile sposare assieme petrolio ed ambiente in Basilicata. Da persona di scienza, non al soldo di Eni o di altre ditte petrolifere, sono molto disturbata dai contenuti ascoltati, che interpreto come pura e anacronistica propaganda. Nessun cittadino che da anni si batte per una Basilicata pulita, come quelli dell’«Organizzazione Lucana Ambientalista», è stato invitato a presentare le proprie argomentazioni. I fatti non si possono però nascondere. In alcune località lucane il petrolio è entrato nella catena alimentare. Molti giovani non vedono futuro davanti a sé e lasciano in massa la Lucania: a loro il petrolio non ha portato nessun tipo di vantaggio occupazionale o economico.

martedì, aprile 12, 2011

Atella, documentario sulla transumanza-Intervista all'autore

Un video-documentario di circa 13 minuti sulla transumanza, "una tradizione Lucana che fin dai tempi antichi fu la base dell'economia Lucana e dell'agricoltura, ma ai giorni nostri tutto questo sta per scomparire", è il lavoro realizzato da un ragazzo di Atella, Cristian Summa, poco più che ventenne.
Il giovane autore ha seguito la monticazione di bovini dai pressi del monte Pierno fino al terreno più collinare nel comune di Atella, svolto nel periodo che precede il duro inverno Lucano.

mercoledì, aprile 06, 2011

6 milioni di euro per la nuova discarica di Atella

Per la precisione 5.989.097,12 euro totali per "lavori di completamento piattaforma sistema integrato di gestione dei rifiuti in località Cafaro", in parole povere, il costo totale per la nuova discarica di Atella.
Altro che riduzione dei rifiuti, differenziata (con tanto di manifesti affissi per il paese)...altro che riciclo, compostaggio (cos'è? si mangia?)...le parole, così come i rifiuti, continuano ad andare in discarica. Con buona pace dei portafogli dei contribuenti e a favore di quelli degli addetti ai lavori (imprese esecutrici, progettisti, consulenti, etc...).