altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

mercoledì, settembre 26, 2007

No-Oil

Si sono recentemente riuniti associazioni, movimenti e partiti con l’obiettivo di confrontarsi e di offrirsi reciprocamente pareri, punti di vista, opinioni e spunti riflessivi sulla vicenda del petrolio in Basilicata.

La riunione in questione è stata indetta dal comitato costituitosi in Basilicata in occasione della campagna dell’“acqua bene comune”. In quella circostanza, infatti, il detto comitato decise di costituirsi in maniera permanente a tutela di tutti i beni comuni. Da qui, vale a dire da questo originario nucleo, l’idea di aprirsi ulteriormente alla società civile, ai comitati spontanei, sorti proprio per la questione specifica del petrolio, e ad altre associazioni e movimenti.
La necessità e l’urgenza dell’incontro è stata determinata dal fatto che alcune compagnie petrolifere si sono accinte a richiedere autorizzazioni per prospezioni le quali, aggiungendosi alle richieste precedenti ed a quelle già autorizzate, ci consegnerebbero uno scenario in base al quale oltre il 60% del territorio della Basilicata verrebbe interessato da perforazioni. Dopo oltre due lustri, non si conoscono gli effetti su uomo, flora e fauna, manca un monitoraggio ambientale e uno screening sulla salute delle popolazioni.
L’ipotesi di far divenire la Basilicata un distretto energetico, con tutto ciò che ne consegue in termini di impatto sull’ambiente, è una ipotesi sciagurata e che oltretutto rischia di avvenire all’insaputa dei cittadini o, peggio, sulla loro testa, mutuando esigenze maturate altrove.
Tutto ciò anche a voler prescindere dalla rilevantissima questione relativa alla mancata attuazione degli impegni scaturenti dagli accordi a suo tempo sottoscritti o da quelli successivi (come quello con la TOTAL) i quali ultimi, tra l’altro, anche se migliorativi, sono pur sempre confinati in una logica meramente economicistica, del tutto avulsa dalla impostazione presa in esame dal nascente comitato.
Si è discusso di questo così come della volontà di alcune comunità di opporsi fermamente a nuove perforazioni che interessino i loro territori e più in generale quelli della intera regione. L’intento dei partecipanti è di costituire un movimento NO-OIL aperto alla possibilità di nuove adesioni che cominci, da subito. un percorso fatto di assemblee aperte in tutte le realtà interessate, che possa portare ad una iniziativa di carattere nazionale sulla vicenda petrolio che, è bene ribadirlo, fino ad oggi è servito solo ad inquinare ambiente e democrazia, depauperando la partecipazione e il confronto, beni comuni, questi ultimi, che non possono più essere relegati alla fine delle scelte compiute in maniera irresponsabile da una classe politica dirigente che ha solo sottoscritto le scelte delle multinazionali petrolifere, vere artefici della programmazione dei nostri territori.

giovedì, settembre 13, 2007

Foto Liberafesta 2007

Finalmente sul web le foto della Festa di Liberazione 2007 organizzata dal circolo di Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti di Atella.Clicca qui
Straordinaria riuscita di pubblico e partecipazione: a detta di molti ha fatto rivivere le ormai "vecchie" feste de l'Unità organizzate dal PCI.
Ringraziamo gli ospiti che abbiamo avuto per l'incontro-dibattito "Acqua, bene comune no merce":
Paolo Pesacane- Segretario prov. PRC Pz
Gianni Palumbo-Segretario prov. PRC Pz
Ascanio Donadio-Coordinatore prov. GC Pz
Rosalinda Di Pasca-FP CGIL
Antonio Placido-Sindaco Rionero in Vulture/Sinistra Democratica
Walter de Cesaris-Resp.Naz. Beni Comuni PRC.

Per vedere le foto in slideshow clicca qui.
Grazie a tutti.