altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, aprile 30, 2009

MisterDay di Atella trovato l'accordo

Prevede - spiega una nota della Flai-Cgil - l'avvio di un processo di reindustrilizzazione del sito che impegnerà MisterDay a cedere sia lo stabilimento, sia il marchio, ad un gruppo industriale già impegnato nel settore con il mantenimento di almeno il 50% della manodopera impiegata nella precedente attività.

ROMA – Dopo cinque mesi di trattative e il continuo stato di agitazione dei lavoratori è stato definito ieri presso la sede della Confindustria della Basilicata l'accordo sul futuro occupazionale e produttivo della MisterDay di Atella (Potenza), stabilimento dedicato alla produzione di biscotti e di prodotti da forno del quale la proprietà aveva annunciato la chiusura.

L'accordo prevede, nello specifico, spiega una nota della Flai-Cgil, l’avvio di un processo di reindustrilizzazione del sito promosso dalla Regione Basilicata che impegnerà MisterDay a cedere sia lo stabilimento che il marchio ad un gruppo industriale già impegnato nel settore con il mantenimento di almeno il 50% della manodopera impiegata nella precedente attività.

Per i 150 lavoratori è previsto, inoltre, il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per tre anni, erogata per i primi due anni dal Ministero del Welfare e per il terzo dalla Regione, e un sistema di incentivi alla mobilità.

«I termini dell’accordo» – ha dichiarato il Segretario nazionale della Flai-Cgil Roberto Montagner – «scaturiscono dalla volontà delle Organizzazioni sindacali di dare una continuità produttiva al sito di Atella e dalla straordinaria mobilitazione messa in campo dai lavoratori che per mesi hanno bloccato i cancelli impedendo la dismissione dei macchinari». «Anzichè accettare supinamente i licenziamenti in tronco» - ha continuato Montagner – «abbiamo puntato tutto sulla reindustrializzazione del sito di Atella perché crediamo che la crisi si possa sconfiggere solo investendo su occupazione e sviluppo e non abbandonando definitivamente le produzioni». «Il gruppo MisterDay e la Regione Basilicata» – ha concluso il Segretario nazionale della Flai-Cgil – «dovranno ora impegnarsi a ricercare i gruppi industriali interessati a rilevare l’attività produttiva e dare seguito agli impegni assunti».

martedì, aprile 28, 2009

Italiani, brava gente....








"Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti..."
Winston Churchill


Dovrà passare meno di un ventennio perchè la storia si ripeta.
Quel giorno tutti coloro che oggi si dichiarano di essere fieramente berlusconiani, faranno a gara per dimostrare di non esserlo mai stati, quando di non averlo sempre avversato.
Quelli che oggi si macchiano di miope indifferenza, di inaccettabile abulia, di vile servilismo, saranno pronti a collocarsi con quanti(pochi) oggi resistono quotidianamente e attivamente al regime mediatico con il quale hanno ubriacato il nostro paese.
Un breve rinfresco delle nostre più recenti e ignobili imprese, dedicato a tutti i nostalgici di zio Benito.
(Il video si compone di più parti che è possibile visionare cercandole su YouTube)

lunedì, aprile 27, 2009

Torniamo sulla frana



A seguito di alcuni nostri contatti e pressioni con la Provincia siamo venuti a conoscenza del fatto che sono stati appaltati i lavori per rimuovere la frana e(probabilmente) per il contenimento del fronte franoso che interessa la Ex S.S.93 nel tratto tra Atella e Filiano. A breve pubblicheremo gli atti che provano l'avvenuto intervento della Provincia.
A proposito di ciò vi segnaliamo un commento di un visitatore del blog, visitatore che ringraziamo per i complimenti rivoltici :

I detriti della colata di fango stanno raggiungendo l'altra corsia e gli operai della provincia non stanno nemmeno pulendo il piede della scarpata affinchè resti immutato il fronte sulla corsia già occupata. La situazione è sempre più grave e grottesca. Aveva ragione il lettore/commentatore precedente: alla provincia che fanno in concreto per questa frana? Sta passando molto tempo e qui sembra che nessuno si preoccupi. Il ns amato Sindaco ha preso qualche iniziativa di protesta? Se si, prendete il documento e pubblicatelo ...a scanso di equivoci (mi rivolgo soprattutto ai Consiglieri comunali della Sinistra). E il Sindaco di Filiano? Sembra che questa storia a loro proprio non interessi minimamente!! Eppure proprio quegli aviglianesi (del ns. collegio elettorale provinciale) ci passano per quella strada, quando debbono andare a fare la spesa a Rionero. Chissà se i ns. candidati (incluso quelli di Sant'Ilario, che pur per quella strada tansitano per recarsi nella loro "enclave" atellana), se ne siano resi conto... Questi filianesi e sant'ilariesi non prendono mica la superstrada! Forse dopo la loro elezione vedremo qualche ditta di fiducia metterci le mani, così come è successo alla S.P.12 (per Scalera per intenderci) dove, subito dopo l'allargamento dellanota curva che impediva il passaggio tranquillo degli autoarticolati diretti da e per la Zona Ind.le Valle di Vitalba, si sono create e si vedono ancora oggi delle belle crepe... Il tutto per non aver saputo fare un intervento sostanzialmente adeguato alla reale situazione della strada! Speriamo che alsito della frana non succeda la stessa cosa... E i pullman della Sita e di Moretti? Transitano tutti ancora di lì senza che qualcuno si sia preoccupato di far cambiare il percorso di linea, per cautela. Attivate la Provincia anche per questo. Ne va della pubblica incolumità, per la mancata sicurezza stradale. Forse chiediamo troppo? Ciao ragà e grazie per quanto state facendo su questo bel blog, sempre aggiornato di idee e contributi. Sempre passando di li ho notato che la strada, in verità, é veramente abbandonata a se stessa. Manca tutto, addirittura la freccia per arrivare ad Atella (proveniendo da Potenza dalla S.P.12). Siamo davvero nel terzo mondo.
Commento di Anonimo

sabato, aprile 25, 2009

25 Aprile, festa della Liberazione

Antonio Gramsci - Indifferenti

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

giovedì, aprile 23, 2009

Il Discepolo 1816

martedì, aprile 21, 2009

Azione anti-nucleare a Scanzano Jonico


Scanzano Jonico, Italia — Scanzano Jonico rischia di ospitare il deposito delle scorie nucleari. Siamo andati sul sito dei pozzi aperti. In una notte li abbiamo cementati e trasformati in un parco giochi. Perché con il futuro dei nostri figli non si può giocare!

Questa notte circa quindici attivisti sono entrati nel sito, hanno 'chiuso' i pozzi con tappi di cemento e hanno steso striscioni con i messaggi "Stop follia nucleare", "Niente scorie nucleari a Scanzano", "Non giochiamo con il futuro dei nostri figli".
La storia del sito per il deposito nucleare di Scanzano Jonico è lunga. Il sottosuolo dell’intera zona è caratterizzato dalla presenza di 15 miliardi di tonnellate di salgemma. Ma non è la miniera di sale a destare interesse quanto piuttosto il progetto di buttare a mare il salgemma e utilizzare le caverne come deposito.
Nel 2003 il governo indicò il sito di Scanzano come deposito nazionale per tutti i rifiuti radioattivi italiani. Dopo un mese, in seguito a una mobilitazione popolare senza precedenti, il governo decide di rimuovere il riferimento a Scanzano Jonico per le scorie e di affidare la decisione della scelta del deposito a una Commissione mai costituita. Insomma, la gestione delle scorie radioattive in Italia rimane un problema ancora irrisolto. Oggi il governo – nella follia della riapertura del nucleare nel nostro paese - sta proponendo al Parlamento una strategia ‘sovietica’ basata su un approccio autoritario e 'militare' alle scelte di localizzazione dei siti e gestione delle scorie, contraria alle direttive europee.
Con l’azione di oggi chiediamo che il sito di Scanzano Jonico venga ripristinato. I pozzi vanno chiusi al più presto e la Regione Basilicata deve annunciare pubblicamente che non è disponibile a subire nessun deposito nucleare sul proprio territorio.
Chiediamo che la gestione ‘militare’ del nucleare finisca e si apra una discussione democratica e partecipata sul futuro energetico del Paese. Dopo 60 anni di ricerca, tutti i problemi del nucleare rimangono ancora irrisolti: dalla gestione delle scorie alla sicurezza degli impianti, dalla limitatezza delle risorse di Uranio agli altissimi costi di costruzione.
Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare del governo e occuperebbero almeno 200 mila persone. 10-15 volte l’occupazione indotta dal nucleare.

Tratto da Greenpeace

martedì, aprile 14, 2009

Ancora la frana



Da un pò di tempo il blog s'è interessato della frana che ha interessato la statale S.S.93, altratella-Sinistra atellana s'impegnerà per sollecitare una soluzione al disagio.

Di seguito un commento anonimo ma propositivo pervenutoci da un visitatore del blog.A proposito di ciò invitiamo chiunque a fare la propria segnalazione in merito a problemi, emergenze...provvederemo a dare visibilità sul blog e, dove e se possibile, rilevanza politica.

Personalmente sono molto scosso dal fatto che la Provincia non abbia nemmeno pensato di affidare una somma urgenza ad una impresa per mettere in sicurezza la curva pericolosa. In effetti é priva di visuale e, in caso di nuove ed abbondanti precipitazioni, la sede stradale, ma soprattutto le opere idrauliche connesse (se esistenti), non potrà più smaltire le acque di prima pioggia per cui si avranno numerosi disagi alla circolazione. Occorre innalzare il livello di guardia e chiedere con forza un intervento di prima messa in sicurezza. Leggendo i commenti precedenti sono d'accordo nel far fare un intervento ad una impresa di fiducia nell'immediato ma in attesa che si perizi il vero è più risolutivo intervento con ampia gradonatura della scarpata ed interventi di protezione corticale con reti paramassi (esagerando) e tiranti passivi. O più semplicemente con il rinverdimento della sagoma mediante l'utilizzo di idrosemina. Tante sono le soluzioni ma adesso occorre allontanare il pericolo imminente le cui responsabilità, in caso di sinistro, sono ben chiarite dal Codice della strada, dalla giurisprudenza e dalle prerogative della Provincia. Speriamo bene.. Io di là non ci passo più! Preferisco fare il giro per la variante SP219 o per lo svincolo di Atella della S.S. 658. Buona Pasqua.

domenica, aprile 12, 2009

Aggiornamenti frana sulla S.S.93



Di seguito la segnalazione del un nostro lettore, abbiamo aggiunto delle foto e un video relativi alla frana, inoltre cliccando qui si possono vedere dei commenti-proposta di alcuni visitatori del blog:

L'Italia sta franando. Frana la terra ostruendo le strade, frana il rispetto dei rappresentanti istituzionali nei confronti dei cittadini, frana la coscienza civile di tutti noi facendo posto all'indifferenza, al cinismo, al vuoto. La farsa mediatica a cui assistiamo quotidianamente da inermi spettatori come un bravo chirurgo taglia e asporta pezzi della nostra mente. Una lobotomia volontaria che ci rende nello stesso tempo incapaci e non colpevoli. Oggi Atella commemora i suoi caduti in guerra in occasione della ricollocazione del monumento ad essi dedicato, attendiamo con ansia il momento in cui la Giunta comunale si occuperà anche dei suoi cittadini in vita. Tanto per fare un esempio, ma è solo un suggerimento innocente, potrebbe interessarsi della frana a meno di un km da Atella sulla strada statale 93, frana che ha interamente occupato una delle due carreggiate.La pericolosità del tratto di strada in questione è a conoscenza di tutti coloro che percorrono la Statale, possiamo dire che questo è il primo caso di “incolumità del cittadino”affidata alla dea bendata, in quanto per continuare a vivere bisogna sperare di non incrociare un Tir ( la frana è in piena curva e la visuale è pari a zero). Nulla importa di tutto ciò ai nostri rappresentanti al Comune, alla Provincia, alla Regione, loro, si sa, si spostano in elicottero e quindi pazienza se qualcuno ci lascia le penne, siamo in troppi su questo pianeta!! Ma è così difficile, mi chiedo, trovare una soluzione(possibilmente prima che ci scappi il morto)? Non pretendiamo che la frana venga rimossa e la strada resa percorribile in entrambi i sensi di marcia, per carità! Sappiamo che ci vogliono almeno 5 o 6 anni per accorgersene, altri 3 o 4 per decidere quale Ente deve occuparsi della cosa, 10 minuti per assegnare l'appalto e altri 6 o 7 anni per la realizzazione.... A noi basterebbe che il tratto di strada venisse chiuso e il traffico deviato, in attesa che la frana si ritiri da sola.
Un viaggiatore stanco

lunedì, aprile 06, 2009

Antesignane Riflessioni: "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"

domenica, aprile 05, 2009

Antesignane Riflessioni: "Quinto Potere"