altratella.it, che fare?

Abbiamo lanciato l'hashtag #altratellachefare? per decidere insieme cosa può essere domani questo (non-) luogo e spazio. PARTECIPA ANCHE TU! Leggi tutto

La discarica di Atella nel disastro rifiuti lucano

Un'interessantissima video-inchiesta sui rifiuti e il loro smaltimento, analizzando la questione e i suoi sviluppi nell'area del Vulture. E in quest'area ricade anche la discarica di Atella di località Cafaro, discarica che rientra a pieno titolo nell'enorme business legato allo smaltimento dei rifiuti. Leggi tutto

AAA acque minerali lucane in svendita

Nell'anno 2012 la regione Basilicata ha introitato la ridicola cifra di 323.464 euro dai canoni per l'imbottigliamento delle acque minerali, se si applicasse un canone equo (come suggerito dagli autori della ricerca) di 10 euro/mc la nostra regione incasserebbe 9,2 milioni di euro. Leggi tutto

Il tuo voto ad un uomo così

"Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo poli­tico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insedia­to al posto di potere egli ti poteva ga­rantire una raccomandazione, la pro­mozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i par­lamenti e le assemblee regionali e co­munali degli uomini peggiori, spiri­tualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla so­cietà.
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua".

Giuseppe Fava detto Pippo (1925 - 1984)

giovedì, febbraio 25, 2010

WWF, a rischio ambiente e salute da ampliamento cementificio di Barile

Il WWF Basilicata esprime la propria forte preoccupazione per gli sviluppi di una vicenda che sta interessando il comprensorio del Vulture ed in particolare il comune di Barile dove un impianto industriale cementiero della Costantinopoli S.r.l., attivo già da diversi anni, intende ampliare la propria produzione ed utilizzare il CDR (combustibile derivato da rifiuti) come combustibile. La scelta di aggiungere il CDR alla miscela di altri combustibili fossili già utilizzati scaturisce da una convenienza prettamente economica dell’azienda grazie alle premialità derivanti da una distorta e da sempre contestata normativa nazionale che equipara questo materiale ai combustibili di origine organica e naturale.
In realtà impiegare questo combustibile significa bruciare i diversi composti organici contenuti nei rifiuti in un forno per cemento che svolge la funzione di inceneritore determinando tutta una serie di ulteriori rischi di inquinamento e contaminazione ambientale a causa della generazione di gas tossici, diossine e dibenzofurani cancerogeni e mutageni, particolato e nanopolveri notoriamente cancerogene oltre a metalli pesanti volatili tossici, SO2, NOx e Mercurio. L’ampliamento dell’impianto in questione, inoltre, aumenterebbe in modo esponenziale tali rischi per tutta l’area interessata ed in particolare per il centro abitato di Barile che dista appena 600 metri dalla sua ciminiera. Bisogna inoltre evidenziare che il sito dove è ubicato il cementificio si colloca a ridosso delle pendici del Monte Vulture, un’area di straordinario interesse naturalistico e paesaggistico tutelata da una ZPS (Zona a Protezione Speciale) i cui confini distano appena 1500 metri dall’impianto. Considerando inoltre che il territorio barilese è caratterizzato dalla produzione dell’aglianico DOC e che buona parte della propria economia si basa proprio sulla produzione di vini e olio pregiati, riteniamo come WWF che un intervento di ampliamento dell’impianto e un utilizzo di CDR risultino ampiamente incompatibili con la reale vocazione economico-produttiva e le peculiarità ambientali e paesaggistiche dell’area.
Per questi motivi il WWF chiede al Sindaco di Barile di intervenire a tutela della salute dei cittadini del proprio comune chiedendo puntuali controlli sulle attuali emissioni dell’impianto ed adoperarsi per evitare l’ampliamento prospettato. Il WWF inoltre ha anche richiesto alla Regione Basilicata gli atti relativi al progetto di ampliamento della cava Pozzolana a Barile, cava a servizio del cementificio, ugualmente preoccupato per gli impatti ambientali che si aggiungerebbero alla situazione sopra descritta, riservandosi un intervento puntuale sulla proposta progettuale presentata.


A proposito di rifiuti, ecco un video che illustra come molto facilmente potremmo ridurre la produzione di rifiuti con piccole azioni quotidiane:

martedì, febbraio 23, 2010

Nuclearisti schizofrenici

Il nucleare in Italia lo vogliono soltanto in tre: Berlusconi, Sarkozy e la Confindustria. Le Regioni che si dicono favorevoli preferiscono che le centrali siano costruite altrove. Le Regioni contrarie si oppongono a priori alla costruzione nel loro territorio. E' un rompicapo insolubile. Formigoni (PDL): “In Lombardia siamo vicini all’autosufficienza quindi non c’é bisogno di centrali in questo momento”. Zaia (PDL): "Il Veneto ha oggi un bilancio energetico positivo, produce più energia di quanta ne compra”. Palese (PDL): "La Puglia contribuisce in modo notevole alla produzione di energia e al fabbisogno energetico nazionale con centrali elettriche a Brindisi e Taranto. Non vi è quindi motivo né possibilità di realizzare una centrale nucleare”. Polverini (PDL): " In tempi rapidissimi il Lazio diventerà energeticamente autosufficiente e in pochi anni andrà addirittura in surplus, esportando energia verso altre Regioni. Pertanto ritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di istallare nuove centrali nucleari“. Rimane solo Arcore per una nanocentrale nucleare. Per le scorie c'è già il mausoleo incorporato, sembra fatto apposta.

Tratto da Beppe Grillo.it

Il premio Nobel per la fisica Prof. Carlo Rubbia ci spiega perchè il nucleare è improponibile:

mercoledì, febbraio 17, 2010

MOZIONE: Governare per dare risposte ai più deboli

Al Sindaco
Alla Giunta
Ai Consiglieri
DEL COMUNE DI ATELLA
GRUPPO CONSILIARE: Sinistra Ecologia Libertà
MOZIONE: Governare per dare risposte ai più deboli
Nel mese di novembre 2009 la Sezione di Atella di Sinistra Ecologia Libertà ha elaborato alcune idee circa la possibilità di attuare iniziative a favore di chi, nell’ambito della comunità atellana, si trova in una situazione di disagio a seguito della crisi economica che sta caratterizzando il nostro Paese.

Le misure adottate dal Governo per affrontare questo difficile momento si sono rivelate insufficienti e ciò impone che da altre parti giunga un tentativo di arginare il dilagare della povertà.

I dati ISTAT dimostrano impietosamente la drammaticità della situazione che, del resto, trova un facile riscontro in quanto sta accadendo nella nostra comunità se solo si considera l’aumento dei cassintegrati, dei licenziati, dei precari e di quanti, artigiani e piccoli commercianti, stentano a mandare avanti la propria attività.

Sinistra Ecologia e Libertà, considerando compito basilare della politica il farsi carico dei disagi dei cittadini, ha ritenuto necessario proporre l’attuazione di aiuti concreti che potrebbero prender corpo in una formale delibera in cui individuare i servizi comunali (scuola, libri, trasporto, mensa, ecc...) attraverso i quali si lenirebbero le difficoltà di tante famiglie.

Un manifesto, intitolato Governare per dare risposta ai più deboli, che qui è allegato, ha successivamente diffuso pubblicamente tali riflessioni affinché tutte le forze politiche, e soprattutto quelle direttamente coinvolte nella gestione dell’Amministrazione, si ritenessero invitate ad una discussione costruttiva a cui far seguire azioni concrete.

A distanza di oltre tre mesi la questione non ha avuto alcun seguito.

VISTA la rilevanza delle problematiche esistenti e CONSIDERATO DOVEROSO che per la risoluzione anche parziale delle stesse tutte le forze trovino nel dialogo la forza propulsiva per fare della politica uno strumento al servizio dei più deboli, il gruppo consiliare Sinistra Ecologia e Libertà
AUSPICA

un coinvolgimento dell’intero Consiglio Comunale relativamente alle proposte avanzate e, attraverso la presentazione di questa mozione, ne CHIEDE la formale adesione.

Atella, 11/02/2010
La consigliera capogruppo
Francesca Ruggiero

lunedì, febbraio 15, 2010

Appello di Alex Zanotelli: «Mobilitiamoci! Sull'acqua ci giochiamo tutto»

Questo è l’anno dell’acqua, l’anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l’acqua sarà merce o diritto fondamentale umano.Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato la legge Ronchi, che privatizza i rubinetti d’Italia. E’ la sconfitta della politica, è la vittoria dei potentati economico-finanziari.
E’ la vittoria del mercato, la mercificazione della ‘creatura’ più sacra che abbiamo: “sorella acqua”.Questo decreto sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo Paese, che, per l’aumento delle tariffe, troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell’acqua (avremo così cittadini di serie A e di serie B!).
Ma soprattutto, la privatizzazione dell’acqua, sarà pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete.Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell’umanità (‘l’oro blu’), bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei nevai) sia per l’incremento demografico. L’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.
Purtroppo, il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un’altra strada, quella della mercificazione dell’acqua. Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si trasformerà in un boomerang. E’ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione immorale.
Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica. Ecco perché il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica, lancia ora il Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme.
Non sarà un referendum solo abrogativo, ma una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro: o la privatizzazione dell’acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico. Le date del referendum verranno annunciate in una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 marzo, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’acqua (22marzo). Nel frattempo chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell’acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale.
E’ la difesa del bene più prezioso che abbiamo (aria e acqua sono i due elementi essenziali per la vita!). Chiediamo a tutti i gruppi e comitati di fare pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché convochino consigli monotematici per dichiarare che l’acqua è un bene di non rilevanza economica.
Questo apre la possibilità di affidare la gestione dell’acqua ad un soggetto di diritto pubblico. Abbiamo bisogno che migliaia di Comuni si esprimano.
Potrebbe essere questo un altro referendum popolare propositivo. Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una grande vittoria per il bene comune. Sull’acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia. Dobbiamo e possiamo vincere.
Ce l’ha fatta Parigi (la patria delle grandi multinazionali dell’acqua ,Veolia, Ondeo, Saur che stanno mettendo le mani sull’acqua italiana) a ritornare alla gestione pubblica.
Ce la possiamo fare anche noi.
Mobilitiamoci ! E’ l’anno dell’acqua!

Napoli, 7 Febbraio 2010
Padre Alex Zanotelli

domenica, febbraio 07, 2010

Interrogazione su mancata apertura Asilo Nido

AL SINDACO
DEL COMUNE DI ATELLA
Oggetto: Interrogazione su mancata apertura Asilo Nido
PREMESSO CHE
• per l’anno scolastico 2009/2010 era stato previsto il normale svolgimento delle attività dell'Asilo Nido;
• tale servizio nel corso degli anni si è dimostrato di grande utilità per le famiglie atellane e ha goduto di una puntuale continuità fino ad oggi;
• il bilancio comunale non presenta problemi che potrebbero giustificare una impossibilità di finanziamento;
APPURATO che attualmente l’Asilo Nido non risulta ancora attivato, senza che da parte di questa Amministrazione ci sia stata anche la sola parvenza di spiegazione alla popolazione atellana e alle forze politiche che si sono interrogate sulla questione,
CONSIDERATO il disagio scaturito per le famiglie che ne beneficiavano e per quelle che avrebbero voluto usufruirne,

La sottoscritta Ruggiero Francesca, consigliera capogruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà,
INTERROGA il Sig. Sindaco di Atella:
• circa le reali motivazioni che hanno portato alla mancata apertura dell'Asilo Nido;
• sull’intenzione di questa Amministrazione relativamente al ripristino del servizio di cui sopra per l’anno scolastico 2010/2011.

In attesa di risposta orale in Aula, si porgono cordiali saluti.

Atella, 3 febbraio 2010
La Consigliera Comunale
Francesca Ruggiero

mercoledì, febbraio 03, 2010

Libera, presidi territoriali contro le mafie

Si è svolto sabato 30 gennaio presso il centro sociale di Rionero in Vulture un incontro territoriale organizzato da Libera Basilicata, associazione contro le mafie, con la presenza di associazioni, comitati e movimenti del Vulture Melfese e un rappresentate del Comune di Rionero in Vulture.
L'incontro, voluto per mettere assieme le diverse esperienze territoriali, ha trattano temi quali la legalità, la giustizia e la democrazia. Si è discusso come oggi l'ambiente sia diventato il vero affare della criminalità organizzata, del grave inquinamento delle falde acquifere dell'area industriale di San Nicola di Melfi, dell'assenza di informazioni e trasparenza legate ai monitoraggi ambientali e delle varie criticità ambientali dell'area legate alla presenza di fonti inquinanti, del diritto alla salute.
I rappresentati delle varie associazioni e movimenti presenti, nel raccontare le proprie esperienze territoriali, come temi legati ai migranti, ai rifiuti, all'acqua, hanno evidenziato come l'assenza delle istituzioni sia una delle cause legate a fenomeni di illegalità, della mancanza delle più elementari basi di democrazia partecipata. La diversificazione dei temi e la pluralità delle varie esperienze territoriali hanno consentito l'interscambio culturale e momenti di confronto, aspetti questi sottolineati da Don Marcello Cozzi che nel suo intervento ha auspicato in presidi territoriali di Libera dove poter rappresentare problematiche, ma anche proposte per una nuova prospettiva.

Ora Libera
Parte lunedì primo febbraio l'appuntamento settimanale con "Ora Libera": la rubrica radiofonica autogestita dall'associazione Libera sulla radio web di Red Azione (http://www.radioredazione.it/).
Ogni lunedì, dalle18.30 alle 19.30, attivisti e rappresentanti lucani dell'associazione antimafia nazionale, si alterneranno negli studi della radio per uno sguardo sulla realtà della Basilicata. Per la prima puntata sarà in studio il referente regionale don Marcello Cozzi che inaugurerà la rubrica facendo un excursus della storia di Libera sia a livello nazionale che regionale, spiegando i motivi che hanno reso necessaria la presenza di un'associazione antimafia in Basilicata. Don Cozzi farà anche importanti rivelazioni su uno dei casi cosiddetti irrisolti della Basilicata che torna a far discutere dopo le notizie pubblicate di recente da alcuni quotidiani locali.
Ringraziando la radio che ha messo a disposizione di Libera lo spazio nel suo palinsesto, don Cozzi ha ricordato l'importanza dell'informazione libera per l'affermazione di una società dei diritti. "Solo un'informazione slegata da ogni tipo di potere e di controllo - ha detto il prete - può garantire una società libera e democratica". "Ora Libera" vuole essere un tentativo di mantenere sempre alta l'attenzione dei lucani anche su quei casi che spesso i cosiddetti "poteri forti" preferirebbero si tacessero, argomenti scottanti e quanto mai attuali come l'ambiente: un business per pochi, una risorsa da tutelare per molti.
L'appuntamento è dunque ogni lunedì, dalle 18.30 alle 19.30 sul sito http://www.radioredazione.it/.

Di seguito il video dell'incontro ad Atella con don Marcello: